ROSSELLA DE CEGLIE
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Come si è detto, Costa esprimeva un particolare apprezzamento per
Bory
68
, il cui quadro sinottico «sembra meglio ordinato di quello adot-
tato dal sig. Cuvier»
69
. Non solo, ma addirittura alcune osservazioni di
Bory de Saint-Vincent gli parevano così uniformi alle sue, che, affer-
ma, «non saprei distinguere a chi fossero appartenenti originalmen-
te»
70
. Fra i «microscopici», alcuni esseri hanno una forma così diversa
dal resto degli animali da sembrare ammassi di molecole agitate e pare
che la natura ha, con loro, provato a produrre la vita, modificandola
poi in tutte le svariate forme (con passaggi graduali nel cammino della
materia organica). Negli esseri microscopici troviamo dunque gli ab-
bozzi «da’ quali si riconoscono le sorgenti di diversi animali di classi
più elevate, ma ancor quelli della vegetazione rudimentaria e primiti-
va»
71
. L’altra opinione del «lodatissimo autore», da Costa sottoscritta
perché uniforme al suo pensiero, era quella che i microscopici, una
volta migliorata la loro conoscenza, dovranno andare a far parte delle
classi alle quali appartengono come abbozzi in miniatura; in altri ter-
mini, è possibile considerarli come abbozzi o «rudimenti» di altri ani-
mali di classi superiori. Così, cambiando il termine infusori con quello
di microscopici per definire animali invisibili ad occhio nudo, come
«saggiamente opinava il chiarissimo Bory de S.Vincent»,
essi non deggiono costituire una classe distinta; ma a seconda delle rispet-
tive organizzazioni, e dopo aver separate le larve dagli animali completi, le al-
ghe dai veri animali, ec., debbono far seguito, o costituire i primi anelli nelle
rispettive classi
72
.
Lo zoologo, avvertiva Costa, osserva una sostanziale unità in natura:
in ogni essere vivente si riflettono le leggi universali della materia; inol-
tre, nello studiare anche il più piccolo organismo, è indispensabile te-
ner presente
l’influenza dell’atmosfera e de’ fluidi imponderabili in essa contenuti, da
tali cagioni occasionate essendo ordinariamente le razze le varietà e le specie
68
Fa riferimento alle voci curate da Bory nel
Dictionnaire d’Histoire Naturelle
(1822-1831) e all’
Essai d’une classification des animaux microscopies
, Paris, 1826.
69
O. G. C
OSTA
,
Lezioni di zoologia
, cit., p. 40.
70
Ivi, p. 41.
71
Ibid
.
72
Ivi, p. 44.
1...,162,163,164,165,166,167,168,169,170,171 173,174,175,176,177,178,179,180,181,182,...236