G
IAMBATTISTA
V
ICO
,
Réponses aux objections faites à la métaphysique
, a
cura di P. Vighetti, Paris, L’Harmattan, 2006, pp. 232.
Le
Risposte
vichiane – è storia nota – costituiscono il materiale teorico con il
quale l’autore napoletano controbatte alle obiezioni avanzate da un anonimo
dotto, in tre articoli pubblicati sul «Giornale de’ letterati d’Italia», nei confronti
di alcune tesi del
De antiquissima Italorum sapientia
uscito nel 1710; Vico rispon-
de la prima volta nel 1711 e la seconda ed ultima volta nel 1712. Sullo stesso
«Giornale» era comparsa sempre nel 1710 una recensione, in questo caso molto
benevola, di Biagio Garofalo al
De ratione,
che, a dire del Vico stesso, lo aveva
sollecitato alla composizione del successivo e impegnativo lavoro. I rapporti tra
Vico ed Apostolo Zeno – direttore, quest’ultimo, insieme al fratello Pier Cateri-
no, del «Giornale» – nonché quelli più saltuari con Matteo Egizio, sono testimo-
nianza innegabile della vivacità del dibattito che si crea attorno al
De antiquissi-
ma
, nonché dell’animosità della reazione vichiana. Ed è evidente che queste ri-
sposte al recensore rappresentano un più che valido strumento chiarificatore del
denso scritto metafisico vichiano. Gentile e Nicolini, nella collana degli «Scrittori
d’Italia», pubblicano nel 1914, in appendice all’edizione latina del
De antiquis-
sima,
le cosiddette «Polemiche», che comprendono in sequenza sia gli articoli
pubblicati dal «Giornale» veneziano che le risposte del Vico.
È l’idea stessa di
metafisica
, così come nell’interpretazione dell’obiettore
Vico l’aveva esposta, che il recensore cerca di incrinare, attraverso quel con-
cetto cardine di gran parte della storiografia intorno a Vico che è l’idea del
verum
-
factum.
In queste risposte emerge la consapevolezza di quel «dispiaci-
mento delle etimologie grammatiche» che sarebbe da lì a non molto sfociato
nei superbi princìpi dell’ «etimologico universale».
A Patrick Vighetti, studioso delle dispute vichiane contro il cartesianesimo, si
deve il merito di aver pubblicato questa nuova edizione delle
Risposte
in lingua
francese, utilizzando la versione fornita da Michelet (1835), ma in realtà quella
riveduta e corretta da Bruno Pinchard nel 1993. E si deve aggiungere che, con
grandissima utilità per i lettori, vi unisce anche i testi delle
Obiezioni
, tratte dalla
versione fornita da Gentile e Nicolini e ridotti anch’essi in lingua francese.
È Alain Pons, nume tutelare degli studi vichiani in Francia (al quale dob-
biamo le maggiori e più raffinate traduzioni in francese degli ultimi tempi,
l’
Autobiografia
e soprattutto la
Scienza nuova 1744
), a introdurre questa edi-
zione delle «Risposte al Giornale de’ Letterati», e lo fa mettendo in evidenza
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