GIUSEPPE CACCIATORE
20
Tutte le categorie filosofico-politiche
30
utilizzate da Vico (che, non si di-
mentichi, considera la
filosofia dell’autorità
come uno degli aspetti prin-
cipali della sua scienza
31
e come caso esemplare di quell’accertamento
del vero basato sul criterio del senso comune
32
), il
conatus
come forza, il
giusto, la tutela, il dominio, si presentano certamente come forme che
sono radicate e prefigurate nella struttura dell’animo umano, ma esse so-
no anche elementi storicamente accertabili pur nell’ambito della molte-
plicità e diversità dei popoli. La politica, allora, si realizza indubbiamen-
te in particolari e differenti modelli storico-sociali, ma sempre in riferi-
mento ad una struttura generale. Il concetto di autorità, allora, esprime,
a un tempo, il permanere strutturale della tendenza dell’uomo a ritro-
varsi in una comunità e la consapevolezza che tale tendenza è accertabile
all’interno delle differenti forme storiche di organizzazione giuridica e
politica. Vico è talmente consapevole che debba darsi un nesso distinti-
vo tra l’ordine naturale della comunità e la differenza storica delle orga-
nizzazioni sociali e politiche del mondo civile, che articola la successione
dall’autorità divina a quella umana sulla base di ciò che egli definisce la
«
propietà
dell’umana natura», cioè l’elemento proprio della libera volon-
tà umana, «che non può esser tolta all’uomo nemmen da Dio senza
distruggerlo»
33
.
Mi pare che si possa a questo punto sostenere che la filosofia di
Vico non è riducibile – per quanto la storia e la filologia, intese queste
nell’ampio senso di ciò che è cultura, restino a caratterizzare l’oggetto
privilegiato della nuova scienza – solo a una teoria e ad una metodo-
logia della storia. O, almeno, non si tratta solo di questo. Essa cerca in
modo consapevole una risposta all’intramontabile problema della ge-
nesi del mondo umano e delle due forme di espressione nella logica
del pensiero come nella pratica del reale e la cerca sulla base di una
30
Anche in questi passaggi ho ripreso formulazioni e concetti dal capitolo sesto
del mio libro
Metaphysik, Poesie und Geschichte
.
31
«Quindi incomincia ancora
una filosofia dell’autorità
,
ch’è altro principal aspetto
c’ha questa Scienza, prendendo la voce ‘autorità’ nel primo suo significato di ‘propie-
tà’» (
Sn44
, p. 577).
32
Cfr. il capov. 350, nel quale la filosofia dell’autorità è definita come fonte di
«giustizia esterna», rispetto al vero della ragione che è fonte della «giustizia interna»
(ivi, pp. 552-553).
33
Ivi, p. 578. Si osservi – a riprova di come siano sostanziosi in Vico i motivi della
filosofia pratica – che l’esercizio dell’autorità umana attraverso il «libero uso della vo-
lontà»
consente di «tener in freno i moti de’ corpi, per o quetargli affatto o dar loro
migliore direzione»
(ibid.).
1...,10,11,12,13,14,15,16,17,18,19 21,22,23,24,25,26,27,28,29,30,...236