AVVISATORE BIBLIOGRAFICO
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introduttiva a questo libro. Il saggio face-
va parte del volume
Umanesimo e contro-
Umanesimo. Ricerca d’una civiltà letteraria
fra le età antiche e contemporanee
(Napoli,
1984), edito postumo due anni dopo la
morte del suo autore.
Il volume ha come filo conduttore il
tema tutto vichiano della scoperta della
fantasia, che, come afferma Francesco
D’Episcopo nella postfazione allo studio,
«si staglia come solida conquista di un
nuovo linguaggio, prefilosofale e universa-
le, destinato davvero ad imporre tutta la
forza rivoluzionaria della sua creatività e
storicità» (p. 84).
Richiamandosi spesso a De Sanctis
quale interprete del pensiero del filosofo
napoletano, Bruno ripercorre la biografia
di Vico in modo parallelo rispetto al suo
pensiero, che interpreta come testimo-
nianza di un attacco frontale nei confronti
del concettualismo e del sensismo seicen-
teschi, in nome di un’identità di
verum
e
factum
, ma anche di un recupero imma-
nentistico della dimensione trascendente e
metafisica.
[A. Scogn.]
8. C
ACCIATORE
Giuseppe,
Formas i fi-
guras del ingenio en Cervantes y Vico
, in
«Quaderns de filosofia i ciència» XXXVII
(2007), pp. 57-70.
Si tratta del testo della relazione con cui
l’ A. ha inaugurato, per l’anno accademico
2006-2007 dell’Università di Valencia, il
Corso di Dottorato su «Ragione, Storia,
Linguaggio». Cacciatore pone in rapporto
Cervantes e Vico a partire dalle analogie nel
loro impiego della dimensione fantastico-
ingegnosa, la quale mette in discussione la
riduzione e l’identificazione della realtà con
le leggi, le procedure dell’intelletto e le sue
astrazioni, proprie del paradigma filosofico.
Per entrambi, la fantasia e l’ingegno indica-
no un processo radicalmente diverso di
ricostruzione e interpretazione dell’intera
esperienza umana che rimanda alla sua ge-
nesi topica e ingegnosa: alle origini non tro-
viamo l’onto-gneoseologia del
cogito
ma la
forma genealogica del sapere affidata alla
fantasia e all’immaginazione. Prendendo in
esame le principali tesi vichiane relative al-
l’ingegno, Cacciatore osserva come, da esse,
memoria, fantasia e ingegno emergono qua-
li princìpi costitutivi del mondo umano in
cui si uniscono il piano ontologico e quello
storico determinando la consapevole co-
struzione di una teoria della storia in grado
di mantenere «el delicado y necesario equi-
librio entre la metafísica de los principios y
la insoslayable empiricidad del mundo hu-
mano» (p. 62). Esaminando il significato
dell’ingegno e della fantasia nell’opera di
Cervantes, con particolare riferimento alle
interpretazioni di Américo Castro, Hidal-
go-Serna e Alfred Schutz, l’A. mette in evi-
denza l’ideale alleanza tra Vico e Cervantes
nella comune battaglia contro il tradiziona-
le modello di rappresentazione della realtà,
così come la linea ideale che unisce Vives a
Cervantes, Gracián e Vico, nonché i legami
che avvincono Vico al Barocco. Questa
lettura conduce complessivamente l’A. a
sottolineare la modernità emersa tanto dal
concetto filosofico (in Vico), quanto dalla
forma inventivo-letteraria (Cervantes) del-
l’ingegno.
[J. M. B.]
9. C
ACCIATORE
Giuseppe,
L’
«
ingenio-
sa ratio
»
di Vico tra sapienza e prudenza
, in
Forme e figure del pensiero
, a cura di C.
Cantillo, Napoli, La Città del Sole, s.d.
(ma 2006), pp. 225-240.
Proseguendo lungo un percorso in-
terpretativo segnato dai lavori di Ernesto
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