AVVISATORE BIBLIOGRAFICO
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nello scritto del 1710 soprattutto nella ge-
ometria, il rapporto tra geometria e metafi-
sica che ne segue si trasformerà e troverà
nella
Scienza nuova
una analogia nell’im-
postazione del rapporto tra storia e metafi-
sica. Ciò porta l’A. a qualche riflessione in-
torno al concetto di divina provvidenza,
vero «soggetto della storia» («Subjekt der
Geschichte», p. 50) e tale da rappresentare
un ordine legislativo («eine gesetzliche
Ordnung», p. 54)
conoscibile
. Questo con-
cetto di ordine esclude dunque interventi
divini imprevedibili. Sebbene con una tale
lettura ‘forte’ del concetto di storia in Vico
e Hegel l’A. tenti di assumere un comune
punto di partenza per entrambi, il saggio si
conclude con una riflessione sui limiti di
un confronto sistematico.
[Th. G.]
16.
Gli
Elementi di filosofia
di Pasquale
Galluppi. Fra ragione teoretica e metodolo-
gia storica
, a cura di S. Venezia, Soveria
Mannelli, Rubbettino, 2007, pp. 192.
Il volume, che raccoglie i contributi
proposti e discussi durante il V Conve-
gno di Studi Galluppiani (Tropea-
Drapia, 23-25 ottobre 2003), non costi-
tuisce soltanto un momento di confronto
importante per quanti sono interessanti
ad approfondire il pensiero di Galluppi,
ma è anche e soprattutto un riuscito ten-
tativo di «apportare una matrice teoreti-
ca, con l’obiettivo di mettere in discus-
sione criticamente le posizioni del filoso-
fo e di farle interagire fruttuosamente
con quelle di altri grandi autori della sto-
ria del pensiero» (p. 7).
Alla
Premessa
di Luciano Meligrana e
all’
Introduzione
di Simona Venezia che
del volume è anche la curatrice, seguono
i contributi di Giuseppe Tortora (
La ri-
voluzione
incompiuta. Sugli
Elementi di
filosofia
di Pasquale Galluppi
, pp. 19-42);
Luciano Meligrana (
Pasquale Galluppi e la
società tropeana tra Sette e Ottocento. Vi-
cende personali e giudizio storico-politico
,
pp. 43-65); Francesco Mercadante (
Gal-
luppi e la critica del rosminianesimo
, pp.
67-80); Franco Ottonello (
Filosofia e cultu-
ra nelle lettere private di Pasquale Galluppi
,
pp. 81-96); Michele Malatesta (
Logica e
metafisica
negli Elementi di filosofia
di Pa-
squale Galluppi
, pp. 97-118); Rocco Pititto
(
La parola come segno del pensiero negli
Elementi di filosofia
di Pasquale Galluppi
,
pp. 119-136); Paolo Broussard (
Gli
Ele-
menti di filosofia,
oggi. Alcune prospettive
dell’opera galluppiana
, pp. 137-145); Lu-
dovico Fulci (
Galluppi filosofo della mate-
matica
, pp. 147-158); Daniela Pucci (
Co-
scienza e intenzionalità negli
Elementi di
filosofia
di Pasquale Galluppi
, pp. 159-
173); Giuseppe Lo Cane (
Pasquale Gal-
luppi e Edmund Husserl
, pp. 175-184).
È nel saggio di Francesco Mercadan-
te che si fa più volte riferimento a Vico,
sebbene si tratti di richiami sporadici
che escludono ogni forma di approfon-
dimento. L’A., infatti, sostiene che Gal-
luppi e Rosmini siano congiunti tra loro
da un grande sforzo di comprensione
storiografica risalente ad Agostino, Vico
e Campanella, e che lo stile degli
Ele-
menti di filosofia
sia profondamente di-
stante da quello messo in atto dal filoso-
fo napoletano, che invece, attraverso
esso, esprime pienamente il proprio
‘pensiero poetante’.
Per concludere, è bene solo ricordare
che un ulteriore, breve rimando a Vico si
riscontra nel contributo di Daniela Puc-
ci, la quale afferma che in Italia con Ro-
smini e Gioberti si inaugura una nuova
stagione di pensiero, una stagione di
grandezza intellettuale che non era stata
più toccata dopo Vico.
[A. Scogn.]
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