UNIVERSALISMO ETICO E DIFFERENZA
25
dominio scientistico, la funzione di una «racionalidad hermenéutica
analógica»
43
Torno, alla fine, alla
critica umanistica
di Vico e al suo fondamento
filosofico che è innanzitutto consapevolezza dell’esistenza, al di là del
proprio essere storico particolare e del proprio contesto culturale, in
altri popoli e in altre culture, di comuni valori e comuni principi. Ma
proprio per questo
44
, l’immaginazione – altro grande tema della inda-
gine filosofica vichiana – e, con essa, la funzione produttiva del sapere
poetico, la fantasia come strumento di sintesi conoscitiva e di espres-
sione simbolica possono configurarsi come le fondanti categorie del
«nuovo umanesimo». È indubbiamente significativo che uno dei più
ascoltati e noti orientalisti contemporanei (ma anche storico e politolo-
go e ‘militante’ politico egli stesso) Edward Said
45
, abbia fatto riferi-
mento al significato ‘umanistico’ della filosofia vichiana proprio come
luogo teorico capace di indicare ancora la possibilità di fondare un
sa-
pere poetico
, che è una «forma di conoscenza storica basata sulla capa-
cità dell’essere umano di produrre conoscenza e non solo di assorbirla
passivamente, in modo reattivo e pigro»
46
. Qui si ritrova quel senso,
dal quale anch’io ho preso le mosse, della prospettiva filosofica vichia-
na come plausibile e rinnovata critica umanistica del sapere e delle sue
pratiche, che si basa proprio su quella «indeffinita natura della mente
umana», che fa dell’abito umanistico un consapevole pensiero del
limite di conoscenze e di pratiche continuamente esposte al dramma-
tico ritorno alla barbarie.
La filosofia vichiana ancora oggi è in grado di dirci quanto sia im-
portante la storia – sul piano teoretico come su quello culturale. Essa
non è solo il ritrovamento dei resti e delle testimonianze, non è solo re-
gistrazione e racconto degli eventi del passato, è anche, e forse soprat-
tutto, ricerca delle origini, ricerca genealogica di valori e identità che si
formano e si tra-sformano e che la memoria, l’immaginazione, la creati-
vità dell’uomo possono salvaguardare e, innanzitutto, intrecciare e
contaminare nella complicata trama del «mondo delle nazioni». Un vi-
43
Ivi, p. 13.
44
Su questo punto condivido le posizioni di T
RABANT
, op. cit., p. 21.
45
Cfr. E. W. S
AID
,
Umanesimo e critica democratica. Cinque lezioni
, tr. it. Milano,
2007.
46
Ivi, pp. 40-41.
1...,15,16,17,18,19,20,21,22,23,24 26,27,28,29,30,31,32,33,34,35,...236