MAURIZIO TORRINI
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apertura di quel volume, Paolo Casini contrapponeva, un po’ impetuo-
samente forse, il silenzio degli storici novecenteschi
«la rimozione del-
la scienza in seno alla storiografia del Mezzogiorno»
dovuto «all’ostra-
cismo epistemologico creato dall’idealismo», alla storiografia erudita
della fine del secolo XVIII e gli inizi del XIX. «Oggi – scriveva – nessu-
no legge più Gentile, mentre si rilegge e si utilizza Scinà»
2
. Il che non
era vero ieri e neppure oggi, ma soprattutto contrapponeva piani e in-
tenti diversi. Non ci si accorgeva, o si fingeva di non accorgersi, che
nelle storie lì rievocate, dallo Scinà appunto, al Colangelo, al Napoli-
Signorelli, ai quali potevano aggiungersi un abate Barbieri o un giaco-
bino Galdi, gli scienziati meridionali, quasi sempre legati o collegati
alla rivoluzione scientifica del XVII secolo, volevano far risaltare un’al-
ba, un’aurora cui non era seguito un giorno luminoso, ma un subi-
taneo tramonto. Del quale si accusava ora il ‘fato delle lettere’, ora
l’eterno e altrettanto fatale rincorrersi delle vicende umane e solo più
raramente le arretrate strutture sociali e istituzionali del regno.
Vorrà pur dire qualcosa il fatto che da Telesio a Francesco De
Sanctis, dalla seconda metà del Cinquecento all’Unità d’Italia, la cul-
tura meridionale e napoletana si sia espressa in termini di opposizione,
di estraneità alla cultura ufficiale e ai temi da essa praticati e diffusi.
Costretti a «seminar sempre sulle sterili arene», dipingerà Matteo
Galdi quegli uomini «di alto acume, pieni del sentimento del proprio
merito», eppur «negletti e dispregiati da quelli che dovean onorarli e
proteggerli»
3
. Alla metà del Settecento, da Bartolomeo Intieri a
Celestino Galiani, dai fratelli De Martino a Genovesi, la scienza
appariva ai protagonisti della cultura napoletana capace di liberare
non solo, come aveva scritto Giannone, la filosofia ‘da’ chiostri’, ma
anche di rovesciare l’arretratezza sociale e politica del Regno. Una
filosofia «tutta cose» – scriveva Genovesi – dove
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P. C
ASINI
,
I silenzi di Clio
, in
Il Meridione e le scienze
(secoli XVI-XIX), Atti del
Convegno, Palermo, 14-16 maggio 1985, a cura di P. Nastasi, Palermo, 1988, pp. 24 e
18. Su questi temi cfr. M. T
ORRINI
,
Scienza e storia della scienza
, in
La cultura scientifi-
ca e le sue istituzioni. Napoli 1860-1915
, a cura di M. Torrini-V. Valitutto, Napoli,
2001, pp. 3-10.
3
M.
G
ALDI
,
Pensieri sull’istruzione pubblica relativamente al Regno delle Due
Sicilie
, Napoli, nella Stamperia Reale 1809, p. 57.
1...,22,23,24,25,26,27,28,29,30,31 33,34,35,36,37,38,39,40,41,42,...236