ROBERTOMAZZOLA
52
ca
11
. In effetti, le circostanze erano favorevoli visto che negli anni Qua-
ranta videro la luce progetti e interventi di riforma anche in materia
sanitaria, frutto della più generale discontinuità politica con il passato
viceregno e della maggiore sensibilità delle classi dirigenti verso quella
che si può definire la civiltà sanitaria di un popolo
12
.
Come accennato, l’intervento di Roseti si colloca alla ripresa dei la-
vori avviati sul finire degli anni Venti ma presto interrotti per mancan-
za di fondi. A quel tempo l’ospedale era sull’orlo del collasso e, se-
condo un anonimo archivista degl’Incurabili, la situazione dei ricove-
rati si era fatta insostenibile:
nel 1729 accresciutisi l’infermi ad un numero strabocchevole, si resero gli
ospedali tanto angusti, che dovevano situarsi i letti in più ordini, e sopra e
sotto nelle stesse corsie, finanche a ponerne due per letto, onde avveniva che,
per sollecita che fosse la cura dell’infermi, pure buon numero ne perisse per
l’aumento che il loro male riceveva dalla scambievole contagiosa vicinanza
13
.
I medici furono solerti nel denunciare le carenze di una struttura
inadeguata e la condizione dei ricoverati non più accettabile per una
nazione civile. Si cominciava a temere che l’ospedale si stesse trasfor-
mando in una fabbrica di malattie, come provava la frequenza delle
‘febbri’ tra i giovani praticanti costretti ad un più diretto e prolungato
rapporto con i malati.
Convinti, con i loro colleghi di tutta Europa, che la principale re-
sponsabilità della specifica ‘febbre’ ospedaliera fosse da addebitare al-
l’aria viziata per il sovraffollamento, i medici si fecero interpreti del
11
R. A
JELLO
,
La vita politica napoletana sotto Carlo di Borbone. La fondazione e il
tempo eroico della dinastia
, Napoli, 1972.
12
Nel 1741 il concordato tra Carlo di Borbone e Benedetto XIV istituiva il tribu-
nale misto (laici e religiosi) con competenze amministrative sugli enti assistenziali pri-
vati. Dopo lo scampato pericolo della propagazione sul continente della peste di Mes-
sina del 1743, sull’isola si avviava il processo di accentramento amministrativo e deci-
sionale – un risultato ottenuto anche per la diretta assunzione di responsabilità da par-
te dello stato – mentre, al di qua del faro, la compilazione delle «Istruzioni generali in
materia di sanità» avviava il primo serio tentativo di ammodernamento e di riordino
dei frammentari interventi legislativi ereditati dall’età vicereale.
13
Cit. in S. R
AVICINI
,
Sulla universalità dell’opera ospedaliera della S. Casa degl’In-
curabili in Napoli. Memorie e documenti storici
, Napoli, Cons, 1899, p. 62. Sugli aspetti
finanziari dell’ampliamento dell’ospedale tra il 1729 e il 1749 vedi pp. 62-66.
1...,42,43,44,45,46,47,48,49,50,51 53,54,55,56,57,58,59,60,61,62,...236