TRADIZIONE IPPOCRATICA E NUOVA SCIENZA
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Roseti ricostruisce il retroterra scientifico del reverendo inglese e,
con lucida penetrazione, ne indica la genesi nelle ricerche di Robert
Boyle sulla forza ‘elastica’ dell’aria che insieme alle esperienze condot-
te in tutta Europa con il barometro e la macchina pneumatica avevano
mostrato che l’aria è una materia fluida, comprimibile e pesante e che
nei fenomeni di condensazione e rarefazione si manifestava una forza
elastica capace di riportare l’aria compressa al proprio stato naturale.
Nell’ultimo quarantennio del Seicento, inoltre, la funzione dell’aria
nella fisiologia animale era stata oggetto di numerosi studi condotti dai
naturalisti della Royal Society
18
.
Dopo Boyle, Roseti passa in rassegna i contributi di fisici e medici al-
la fisiologia sperimentale che sulla scorta delle ricerche di Highmore,
Mayow, Hauksbee, Mariotte, Musschenbroek, Boerhaave, Van Swieten,
Haller e Johann Bernoulli aveva confermato l’indispensabile funzione
della ‘qualità elastica’ dell’aria per la vita e la stessa salute umana.
Anche se tutto lasciava supporre l’esistenza nell’atmosfera di un
principio attivo nei processi di combustione, calcinazione e respirazio-
ne, ovviamente, si era ben lontani dalla sua individuazione.
Quanto alle ipotesi dei cultori di una filosofia chimica sempre alla
ricerca di un fantomatico principio vitale, Roseti, che tra l’altro non cita
mai Stahl, si mostra quanto mai scettico e perentoriamente afferma che
L’ipotesi de’ Nitri aerei, degli Elissiri vitali, e di somiglianti altre sostanze
vivificanti il sangue degli animali per la generazione di qui succhi più sottili
donde i viventi fan loro funzioni, senz’altro argomento rimangono tra’ limiti
di pure idee
19
.
.
Secondo Roseti, invece, dopo gli esperimenti di Hales, l’ulteriore
aggiornamento della fisiologia respiratoria dava ragione dei danni per
‘economia animale’ causati dalla perdita della naturale elasticità del-
l’aria durante la respirazione e dalle ‘arie’ fissate nei corpi solidi dai
processi di fermentazione delle sostanze vegetali e animali.
Per il medico napoletano, la perdita di elasticità dell’aria altera i
meccanismi fisio-chimici regolatori della temperatura e della pressione
18
Sulle ricerche inglesi intorno alle proprietà fisiche e chimiche dell’aria da Boyle a
Mayow con particolare riferimento alla medicina, si veda R. G. F
RANK
Jr.,
Harvey e i
fisiologi di Oxford. Idee scientifiche e relazioni sociali
, tr. it. Bologna, 1983, in partic.
pp. 191 sgg.
19
Memorie
, pp. VI-VII.
1...,45,46,47,48,49,50,51,52,53,54 56,57,58,59,60,61,62,63,64,65,...236