TRADIZIONE IPPOCRATICA E NUOVA SCIENZA
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cominciò a pensare che tal cosa dal corpo dell’animale uscisse per cui si
scemasse la qualità necessaria a sostenerlo in vita. E da uno in altro pensiero
entrando s’incontrò con quello che aveva accennato il celebre Newton nelle
sue
Questioni ottiche
, che l’aere da uno stato fisso passava nell’elastico e da
questo in quello
22
.
Il riferimento, quanto mai preciso, è contenuto nella
questione
30
dove Newton indicava la natura e i modi di formazione dei gas:
I corpi densi, per effetto della fermentazione, rarefanno in diversi generi
di aria, e quest’aria, per effetto della fermentazione, ma qualche volta, senza
di essa, torna in corpi densi
23
.
Gli esperimenti di Hales, dunque, non solo confermavano le tesi di
Boyle e dei fisici che avevano stabilito che l’aria esercita una pressione
sui corpi e si espande con una forza inversamente proporzionale al vo-
lume, ma rappresentavano la verifica sperimentale dell’intuizione
newtoniana, contenuta nella
Querie
30, che l’aria durante i processi di
combustione minerale, fermentazione vegetale e respirazione animale
reagiva chimicamente e si ‘fissava’ ai solidi.
L’influsso su Roseti di temi e autori legati alla medicina sperimen-
tale di matrice newtoniana, oltre a confermare il dato ormai acquisito
del nesso Galileo-Newton stabilito dalla cultura illuministica meridio-
nale per il superamento della fisica cartesiana, mette in luce l’incidenza
dell’opera dello scienziato inglese tra i cultori delle scienze naturali e
mediche che operavano entro ambiti teorico-sperimentali non imme-
diatamente riconducibili a quelli delle scienze fisico-matematiche. In
particolare, per medici che in fisiologia s’ispiravano alle proprietà del
fluido etereo newtoniano, le leggi delle forze attrattive e repulsive delle
micro-strutture dell’organismo erano analoghe a quelle della macro-
struttura dell’universo.
Il newtonianismo del medico napoletano assume un rilievo cultura-
le non trascurabile se ricordiamo che appena un anno dopo vedeva la
luce l’edizione curata da Antonio Genovesi degli
Elementa physicae
del
Musschenbroek. Questo manuale, com’è noto, è caratterizzato dalla
forte accentuazione sperimentalistica della fisica newtoniana e da una
netta delimitazione dei temi attinenti la fisica dei corpi; caratteristiche
22
Memorie
, p.
XI
.
23
I. N
EWTON
,
Scritti di ottica
, a cura di A. Pala, Torino, 1978, p. 580.
1...,47,48,49,50,51,52,53,54,55,56 58,59,60,61,62,63,64,65,66,67,...236