ANTONIO BORRELLI
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E fra questi «operai» della Repubblica letteraria, intenti a miglio-
rare la vita degli altri più che la propria, ma spesso derisi e beffeggiati
da spiriti mordaci come Galiani, Sarcone, definito da Franco Venturi
«uomo di grande cultura e umanità»
5
, pose se stesso.
La carriera di Sarcone non fu avara di successi, in campo scienti-
fico, accademico e perfino letterario. Le sue opere mediche, tradotte in
francese e tedesco, furono edite più volte e continuarono a uscire an-
cora nel primo Ottocento; quelle letterarie, come la
Cerere Placata
(1772), opera in versi musicata da Niccolò Jommelli, e la tragedia in
prosa
Teodosio il Grande
(1773)
6
, ebbero una buona accoglienza.
Quando fu fondata nel 1778 la Reale Accademia delle Scienze e belle
Lettere, la prima istituzione del genere nel Regno sovvenzionata dallo
stato, Sarcone fu nominato segretario, carica dalla quale fu rimosso,
come vedremo, nel 1784 per le violente polemiche scoppiate in seguito
alla pubblicazione, curata dall’Accademia, dell’
Istoria de’ fenomeni del
tremoto avvenuto nelle Calabrie, e nel Valdemone nell’anno 1783
.
Eppure il nome di Sarcone, per i ripetuti attacchi a cui fu sottoposto in
vita, ha subito dopo la morte un immeritato oblio ed è stato addirittura
accompagnato da epiteti ingiuriosi e dal soprannome scherzoso di
«Ciccio fenomeno», affibbiatogli dai soci che avevano preso parte alla
spedizione per essersi attribuita l’intera paternità dell’opera appena
menzionata. In realtà, come avevano già colto nell’Ottocento Lorenzo
Giustiniani, Salvatore De Renzi e Tito Livio De Sanctis, Sarcone fu
medico e scienziato di valore
7
. De Renzi lo ritenne «un ingegno vigo-
roso, aborrente dei pregiudizi, destro a ben vedere, avvezzo a ben giu-
dicare» e considerò i suoi scritti un «modello dell’arte di osservazio-
ne»
8
. Un giudizio positivo, confermato dalle ricerche di studiosi del se-
condo Novecento, come quelle di Augusto Placanica sul terremoto ca-
5
F. V
ENTURI
,
Settecento riformatore. L’Italia dei lumi (1764-1790).
1.
La rivoluzio-
ne di Corsica. Le grandi carestie degli anni sessanta. La Lombardia delle riforme
, Torino,
1987, p. 261.
6
Nella Biblioteca «Angelo Mai» di Bergamo è conservata un’opera manoscritta di
Sarcone, dal titolo
Resta o cara. Bella fiamma addio
(1787), che fu musicata da
Wolfgang Amadeus Mozart.
7
Nel 1844 De Renzi fondò, diresse e finanziò un importante rivista medica, alla
quale diede il nome di «Il Sarcone» (cfr. anche nota 2).
8
I. C
OMBES
,
Della medicina in Francia ed in Italia
. Versione con note e addizioni
del Cav. Salv. de Renzi, Napoli, dalla Tipografia del Filiatre-Sebezio, 1843, p. 231.
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