MEDICINA, SCIENZA E POLITICA IN MICHELE SARCONE
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labro-siculo del 1783, e avvalorato dalla vera e propria «riabilitazione»
del terlizzese dovuta a Luciano Guerci e a Raffaele Ajello
9
.
Fin dalla sua prima opera, l’
Istoria ragionata de’ mali osservati in
Napoli nell’intero corso dell’anno 1764
10
, uscita l’anno dopo la terribile
epidemia che aveva colpito il Mezzogiorno d’Italia, Sarcone mostrò di
essere consapevole dei risvolti sociali della medicina e, più in generale,
della scienza. L’epidemia, che accompagnò la carestia del 1763-64
11
, fu,
infatti, un avvenimento che, pur nella sua drammaticità, costituì un mo-
mento importante per la medicina napoletana. In quei mesi le istituzioni
sanitarie e i medici potettero provare sul campo la loro capacità di far
fronte a una grave emergenza: verificare l’efficienza diagnostica e tera-
peutica e la funzionalità delle misure adottate dalla Deputazione della
pubblica salute e dei dispacci emanati dal sovrano. L’
Istoria ragionata
de’ mali
oltre a essere, come lo stesso Sarcone scriveva citando Albrecht
von Haller, una fedele «pittura del male […] nata accanto al letto del-
l’ammalato»
12
, fu il resoconto dettagliato di una memorabile esperienza
scientifica e umana, nella quale furono impegnati i medici della vecchia
e della nuova generazione, da Francesco Serao a Cesare Cinque, da
Domenico Cotugno a Giuseppe Mosca, da Michelangelo de Rubertis a
Michele Visone. Nel
Disegno
dell’opera Sarcone non lesinava ringra-
ziamenti, sottolineando, nel contempo, il prezioso supporto dei colleghi:
Il disegno d’un edificio così vasto e che seco racchiude non la storia d’un
semplice ospedale o d’una comunità, ma la descrizione de’ mali osservati nel
corso intero dell’anno 1764 in una capitale di tanta popolazione com’è Napo-
9
Cfr. F. G
ALIANI
,
Opere.
, a cura di F. Diaz e L. Guerci, Milano-Napoli, 1975, t.
IV, p. 1158, nota 4; R. A
JELLO
,
I filosofi e la regina. Il governo delle Due Sicilie da
Tanucci a Caracciolo (1776-1786)
, in «Rivista storica italiana» CIII (1991) 2, pp. 389-
454; ivi, 3, pp. 657-738, in partic. p. 672 e nota 151; pp. 686-695; ma cfr. anche A.
B
ORRELLI
,
Istituzioni e attrezzature scientifiche a Napoli nell’età dei lumi
, in «Archi-
vio storico per le province napoletane» CXIV (1996), pp. 131-183, in partic. p. 149
e nota 64.
10
L’opera, riedita a Napoli nel 1838 (Mosca), fu tradotta in francese con il titolo
Histoire raisonnée des maladies obsevées a Naples, pendant le cours entier de l’année
1764
. Traduit par F. Ph. Bellay, Lyon et Paris, 1804.
11
Sulla carestia nel Napoletano, cfr. F. V
ENTURI
,
Settecento riformatore. L’Italia dei
lumi (1764-1790)
, cit., pp. 220-305; G.
B
OTTI
,
‘Febbre putride e maligne’ nell’‘anno
della fame’
, in
Sanità e società. Abruzzi, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria. Secoli
XVII-XX
, a cura di P. Frascani, Udine, 1990, pp. 75-100.
12
M. S
ARCONE
,
Istoria ragionata de’ mali
, cit., p. 24.
1...,55,56,57,58,59,60,61,62,63,64 66,67,68,69,70,71,72,73,74,75,...236