MEDICINA, SCIENZA E POLITICA IN MICHELE SARCONE
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Sollecitata già da qualche anno da Bernardo Galiani e Francesco
Serao, l’opera sul vaiolo, come quella precedente, presentava un carat-
tere quasi di ufficialità, sembrando scritta da un medico che faceva
parte, a tutti gli effetti, dell’entourage governativo. In entrambe le ope-
re Sarcone difendeva le misure prese dal governo, e non tanto per de-
ferenza o eventuali vantaggi professionali, ma perché convinto che la
medicina, specialmente quella ‘pubblica’, avesse una intrinseca dimen-
sione politica. Senza una topografia medica delle principali città del
Regno e di Napoli in particolare, senza l’introduzione di accurate mi-
sure igieniche, la salute pubblica sarebbe rimasta sempre esposta alla
minacce di febbri ed epidemie, con conseguenti ricadute negative sul-
l’economia della nazione, considerato l’alto numero di vittime che si
registravano fra le classi meni abbienti, fra i manovali, gli artigiani e i
contadini. Prima di Domenico Cotugno e di Filippo Baldini, Sarcone
avvertì l’esigenza di avviare una dettagliata ricerca sul clima della
capitale, sulla tipologia delle abitazioni, sulla distribuzione della po-
polazione nei quartieri e sulle attività che vi si svolgevano: un progetto
che, avviato nel 1764, fu interrotto perché troppo vasto e ambizioso:
«L’osservar tutto – scriveva proprio in quell’anno – non è opera d’uno
solo: e l’osservare non è opera di tutti»
28
.
Queste parole si attagliano bene anche alla già ricordata
Istoria de’
fenomeni del tremoto
, essa pure un’opera collettiva, anzi corale, frutto
del lavoro dei soci della Reale Accademia delle scienze e belle lettere
spediti in Calabria e in Sicilia per fare un resoconto dei danni pro-
vocati dal terremoto, e nello stesso tempo per conoscere a fondo una
delle più povere e arretrate regioni d’Italia
29
. Sarebbe pertanto un erro-
re considerarla un trattato scientifico, ancor meno sulle teorie sismo-
logiche, in quell’epoca poche volte attendibili, spesso fantasiose. È
qualcosa di più e di diverso: è la prima, approfondita inchiesta sulla
28
I
D
.,
Istoria ragionata de’ mali
, cit., p. 35. Sui suggerimenti di ricerca di Cotugno
e le indagini di Baldini nel campo della topografia medica, cfr. B. M
ARIN
,
La topo-
graphie médicale de Naples de Filippo Baldini, médicin hygiéniste au service de la
couronne
, in «Mélanges de l’École française de Rome. Italie et Méditerranées» CI
(1989) 2, pp. 659-732.
29
Su quest’opera e il terremoto in Calabria cfr. soprattutto i lavori di A. P
LACANI
-
CA
:
Scrupolo scientifico e cordialità nelle antologie tremuotiche del 1783
, in «Misure cri-
tiche» XII (1982) 42, pp. 123-142;
L’Iliade funesta. Storia del terremoto calabro-mes-
sinese del 1783. Corrispondenza e relazioni della Corte, del governo e degli ambasciatori
,
Roma, 1982;
Il filosofo e la catastrofe. Un terremoto del Settecento
, Torino, 1985.
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