ANTONIO BORRELLI
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geografia fisica della regione e sulle condizioni economiche, sociali e
culturali della gente del Sud, cui altre ne seguirono fino quasi ai nostri
giorni. L’aspetto più significativo di quel lavoro consisté nel fatto che
era stato commissionato dall’Accademia, ovviamente con il benepla-
cito di Ferdinando IV. Rispetto a quel tragico evento, allo spettacolo
di rovine paragonabili solo al terremoto di Lisbona del 1755, lo Stato,
attraverso una delle sue più importanti istituzioni, volle far sentire la
sua vicinanza alla gente e avviare la ricostruzione sulla base di un’effet-
tiva conoscenza dei problemi della regione. Quella «sventura» fu per
l’Accademia l’occasione «per dare una prova non equivoca di sua non
inutile esistenza all’
Europa
spettatrice»
30
. Nella
Prefazione
si tracciava
con precisione lo scopo e le modalità della spedizione:
Quindi con maturo consiglio si pensò d’instituire una peregrinazione
letteraria per que’ luoghi della
Calabria ultra
, e del
Valdemone
, i quali erano
stati i più potentemente dalla natura ne’ fatali istanti del suo furore oltraggiati;
e a
Coloro
, a’ quali fu commessa cura così gelosa, venne con inviolabile legge
non solo vietato l’abbandonarsi alle seduzioni di qualunque delle tante ipo-
tesi, inventate sulle cause di così formidabile vertigine della natura; ma incul-
cato altresì lo sciogliersi talmente dal partito di tutt’i sistemi, che, quasi mo-
strando di sconoscerli tutti, null’altro far dovessero, che raccorre i soli fatti,
osservarne con ogni possibile sagace indifferenza, e veracità i fenomeni, ed
esporne istoricamente, per così dire, il processo filosofico al giudizio della
repubblica de’ Savj. E perché trarre si fosse potuto da un’occasione di tanto
danno un qualche bene, fu istituito che alla storia de’ fenomeni del tremoto
unita si fosse l’esatta esplorazione della
geografia fisica
delle Regioni stesse,
per illustrarne la storia naturale, comprenderne la pubblica economia, e con-
servare la memoria della già distrutta posizione delle città, e delle terre, che si
conteneano in esse
31
.
Questo passo sintetizza, in fondo, il programma di ricerca della
Reale Accademia delle Scienze e belle Lettere, attuato parzialmente
non solo ai tempi di Sarcone, ma anche in seguito, e perfino nel De-
cennio francese, quando si registrò, com’è noto, un forte rinnovamen-
30
M.
S
ARCONE
,
Prefazione
, in
Istoria de’ fenomeni del tremoto avvenuto nelle Ca-
labrie, e nel Valdemone nell’anno 1783 posta in luce dalla Reale Accademia delle Scienze, e
delle Belle Lettere di Napoli
, in Napoli, presso Giuseppe Campo, 1874, p.
XI
.
31
Ivi, pp.
XI
-
XII
.
1...,60,61,62,63,64,65,66,67,68,69 71,72,73,74,75,76,77,78,79,80,...236