MEDICINA, SCIENZA E POLITICA IN MICHELE SARCONE
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arretrati, senza conoscere le necessarie «istruzioni»
39
. Nel distretto, in-
fine, di Terranova, sul mar Ionio, dove c’erano «bellissimi campi» e
«graziose colline», gli abitanti mostravano di non curarsi troppo dei
tanti «doni della natura»: «[…] da per tutto si osservano – scriveva
Sarcone – le negligenze di una popolazione, non amica delle pratiche
di una giudiziosa agricoltura»
40
.
L’
Istoria de’ fenomeni del tremoto
, come le opere di altri scienziati,
filosofi ed economisti sul terremoto in Calabria apparse in quegli anni,
contribuì, al di là delle beghe e delle polemiche che vi furono nell’Ac-
cademia e fuori, a far conoscere, nelle sue strutture produttive, politi-
che e culturali, una delle realtà più arretrate d’Europa. In questo senso
l’
Istoria
de’ fenomeni del tremoto
fu, insieme con il
Saggio di fenomeni
antropologici relativi al tremuoto
di Francesco Saverio Salfi, uscito a
Napoli nel 1787, l’analisi più ricca di notizie sui costumi e sulla menta-
lità delle popolazioni del Mezzogiorno, di quella vasta area geografica
che i gesuiti del XVI secolo avevano chiamato, non a torto, le «Indie di
quaggiù». Salfi si era reso conto che non era facile «dirigere la econo-
mia ed animare il commercio» in una regione dove, specialmente nelle
sue terre più meridionali, vi erano comunità che non conoscevano an-
cora l’uso della moneta e vivevano, come selvaggi, di solo baratto. Il fi-
losofo non aveva dubbi sul fatto che continuare a perseguire con te-
stardaggine «le opinioni invecchiate, eredità de’ nostri Maggiori», e a
coltivare una virtù «tutta concentrativa», che «fugge il Mondo, per
chiudersi fra’ miseri confini della propria individualità»
41
, fossero at-
teggiamenti difficili da estirpare e che condizionassero pesantemente
lo sviluppo socio-economico della Calabria e del Mezzogiorno. Nella
maggior parte di quelle terre l’agricoltura versava in una condizione
«da far’orrore» e i contadini, che vivevano «nello stento e nella vio-
lenza», rimanevano lontani dalla civiltà e dal progresso.
In una lettera scritta da Polistena al Marchese Della Sambuca il 14
maggio 1873, qualche mese dopo l’inizio della spedizione, Sarcone
faceva un dettagliato resoconto delle condizioni della Calabria. La let-
tera è, in effetti, un vero e proprio rapporto sui mali di quelle «infelici
39
Cfr. M. S
ARCONE
,
Osservazioni fatte nelle Calabrie
, cit., p. 51.
40
Ivi, p. 193.
41
F. S. S
ALFI
,
Saggio di fenomeni antropologici relativi al tremuoto ovvero riflessioni
sopra alcune opinioni pregiudiziali alla pubblica o privata felicità fatte per occasion de’
tremuoti avvenuti nelle Calabrie l’anno 1783 e seguenti
, in Napoli, per Vincenzo
Flauto. A spese di Michele Stasi, 1787, p. 118.
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