IL PRINCIPE DI SAN SEVERO
87
scientifica, spia del rinnovamento accademico settecentesco, l’ancora
giovane Principe poté approcciare e far sue le più recenti frontiere
dell’anatomia, soprattutto della nascente cero-plastica. Sul versante
dell’investigazione biologica, d’altra parte, poteva soccorrerlo pure la
gran tradizione medico-filosofica del Mezzogiorno di Italia. Il naturali-
smo rinascimentale, la sua ripresa in senso neo-democriteo grazie a
Marco Aurelio Severino e meccanicistico per mano degli Investiganti
8
,
non erano passati come acqua fresca e per l’appunto nella nuova iatro-
chimica del di Sangro ne possiamo scorgere potenti echi riflessi. La
prudenza in citazioni e rimandi è solo da attribuirsi al timore onnipre-
sente della censura. Oltre che dalle ire di quest’ultima, il Principe si
dovette guardare dai dubbi e sospetti di stregoneria nutriti nei suoi
confronti dal popolino, per cui il suo nome – anche solamente il sentir-
lo pronunciare – avrebbe suscitato per un lungo tempo (non fa ecce-
zione, temo, l’oggi) immagini legate alla stregoneria e alla magia nera.
Lo scandalo nacque proprio dagli scritti iatrochimici e biofisici del
Nostro, appena varcata la metà del secolo. Tutto cominciò con le po-
lemiche suscitate dalle eruditissime
Lettere sopra alcune scoperte chimi-
che indirizzate al signor cavaliere Giovanni Giraldi fiorentino
9
, edite da
Lami sulle «Novelle letterarie di Firenze» nel 1753 e ristampate poi dal
di Sangro, in Napoli, attorno al 1756, credo per i tipi di Salzano e Ca-
staldo (due editori-librai del suo giro). Al medesimo ambito si può far
appartenere la celebre descrizione del così detto «lume eterno», del
quale il Principe ragguagliò il pubblico colto con la sua
Dissertation
sur un Lampe antique, trouvée à Munich en l’année 1753. Ecrite par M.r
le Prince de Saint-Sevère, pour servir de fluite a la prémière partie de ses
Lettres à M.r l’Abbé Nollet, à Paris
. La seconda parte di queste lettere
– sempre indirizzate all’abate Nollet, nome di punta dell’Académie des
Sciences di Parigi e tenace rivale di Franklin sull’elettricità – le quali
contenevano ‘la relation d’une decouverte qu’il a faite par le moyen de
quelques expériences chimiques; et l’explication phisique de ses cir-
constances’, vennero edite «à Naples, chez Joseph Raimondi» nel
1753. Un anno davvero intensissimo per il Nostro.
8
Mi sia consentito, al riguardo, rimandare al mio
Prima degli Investiganti napole-
tani. Marco Aurelio Severino tra naturalismo e cartesianesimo
, in «Anthropos & Iatria»
IV (2007), pp. 86-90.
9
M. A. M
ORELLI
T
IMPANARO
,
Il cavalier Giovanni Giraldi (Firenze, 1712-1753) e la
sua famiglia
, Firenze, 2001.
1...,77,78,79,80,81,82,83,84,85,86 88,89,90,91,92,93,94,95,96,97,...236