RENA A. SYSKA-LAMPARSKA
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diametralmente contrastanti. La posizione di Brzozowski in questa
polemica potrebbe essere definita, con le parole di H. Stuart Hughes
in
Consciousness and Society
, come appartenente a quella ‘generazione
del riorientamento del pensiero europeo degli anni 1890-1930’
5
. In
breve, dunque: negazione del determinismo positivista e della conce-
zione monistica e meccanicistica della storia in nome dell’autocreazio-
ne dell’uomo.
Vogliamo rifarci qui direttamente alle parole di Brzozowski:
C’è chi parla delle leggi sociologiche partendo dal presupposto che la real-
tà sociologica sia identica a quella naturale, che entrambe dunque richiedano
lo stesso modo di procedere cognitivo.
L’autore continua con una nota:
I pensatori di questa sorta fanno spesso riferimento a Vico come uno dei
loro predecessori. Per fortuna Vico non merita questo ‘onore’. Vico non è il
predecessore né di Spencer, né di De Greef né di Lester Ward, né di nessun al-
tro di questa pleiade di menti spesso di grande calibro, ma pronta a servirsi di
metodi falsi e sottomessi al rigido dogmatismo di un pensiero irragionevole. Al
contrario, proprio Vico può rappresentare una scuola per tutti coloro che
vogliono liberarsi dal potere del naturalismo e dall’aberrazione sociologica, ma
ovviamente bisogna leggerlo senza preconcetti, cioè con un’attenta riflessione
sui suoi scritti e non per ripescarne l’una o l’altra citazione
6
.
5
Cfr. H.
S
TUART
H
UGHES
,
Consciousness and Society. The Reorientation of
European Social Thought, 1890-1930,
New York, 1977.
6
S.
B
RZOZOWSKI
,
Legenda M
¡
odej Polski
[Leggenda della Giovane Polonia], in
Eseje e studia o literaturze
[Saggi e studi sulla letteratura], a cura di H. Markiewicz,
Wroc
¡
aw, 1990, vol. II, p. 850
:
«Istniej
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przecie
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ludzie mówi
å
cy o socjologicznych
prawach, które pojmuj
å
oni w ten sposób, jak gdyby rzeczywisto
ß
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socjologiczna by
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przedmiotem bada
ń
tego samego typu, co i rzeczywisto
ß
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przyrodnicza». L’autore
continua in una nota: «My
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liciele tego typu powo
¡
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sto na Vica, jako jednego
ze swych poprzedników. Na szcz
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cie, zaszczyt ten nie jest zas
¡
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ony przez wielkiego
filozofa. Vico nie jest poprzednikiem ani Spencera, ani de Greefa ani Lester Warda –
ani w ogóle nikogo z tej plejady umys
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ów nieraz du
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ej miary, lecz pracuj
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szywych metod i ulegaj
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cych dogmatycznym stwardnieniom bezkrytycznej my
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li.
Przeciwnie, Vico w
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dla wszystkich tych, co pragn
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wyzwoli
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spod w
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adzy naturalizmu i socjologicznego zboczenia, tylko naturalnie nale
ø
y
go czyta
¡
szczerze, tj z zamiarem przemy
ß
lenia jego pism, a nie za
ß
w celu wy
¡
owienia
tej lub innej cytaty […]».