DE UNIVERSI JURIS UNO PRINCIPIO ET FINE UNO
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«Collectio»
2
. Non è inutile ricordare che ancora oggi il lessico del lati-
no moderno, quello adoperato fra Seicento e Ottocento, è territorio
poco conosciuto: poco diffusi i testi originali, scarsi gli studi linguistici,
rari e parziali gli strumenti dizionaristici o lessicografici. Un esempio
varrà forse a chiarir meglio il contesto effettivo in cui gli studiosi tutto-
ra si muovono. Ci è capitato recentemente di cercare documentazione
sul sintagma «natura simpatetica» attestato nella
Scienza nuova
secon-
da. Vico ha adoperato l’aggettivo «simpatetico» per sottolineare l’im-
magine personificata della natura madre e maga propria dell’età poe-
tica, «vasto corpo animato, che senta passioni, ed affetti»
3
. Un uso no-
tevole che riecheggia l’esiodeo «Gaia dal largo petto» e che tuttavia
non viene segnalato dal Battaglia, il migliore dei nostri dizionari sto-
rici, il quale data al Novecento, a Italo Calvino, il primo impiego della
parola, nonostante che tutte le opere vichiane (nell’edizione laterziana)
siano incluse nel suo elenco dei citati. L’omissione costituisce proba-
bilmente – più che un errore – una delle prove, e forse neppure la più
importante, della netta preferenza che i lessicografi sono soliti accor-
dare alle opere letterarie, a discapito di quelle filosofiche, giuridiche e
in genere tecnico-scientifiche. Perciò, al di là dell’indiscutibile autore-
volezza del Battaglia, vale anche per i grandi dizionari di lingua l’am-
monimento terenziano «humani nihil a me alienum». Le conseguenze
di questo atteggiamento culturale ‘tendenzioso’ sono particolarmente
gravi per il latino, che ha smesso grosso modo nel Cinquecento di es-
sere usato come lingua d’arte, ma ha continuato fino al tardo Otto-
cento, ovvero per ben tre secoli, ad essere impiegato come lingua viva
di cultura capace di adattarsi e di interagire pienamente con gli idiomi
nazionali. Per lo studio del neolatino, la documentazione linguistica va
raccolta ancora oggi da fonti disparate, a partire dai testi stessi del-
l’epoca, dai vari lessici settoriali loro contemporanei, o dai Calepini
con le loro sommarie informazioni interlinguistiche. Utilissimi risulta-
no i moderni spogli lessicali dedicati a singoli autori o a singole opere,
condotti ormai quasi interamente con l’ausilio dei calcolatori.
2
G. G
RAVINA
,
Originum juris civilis libri tres
[1713], 2 voll. a cura di F. Lomo-
naco, presentazione di F. Tessitore, Napoli, 2004.
3
Per questa e le successive citazioni dalla
Scienza nuova
definitiva, cfr. G. V
ICO
,
Principj di Scienza nuova d’intorno alla comune natura delle nazioni
, Napoli, Stamperia
Muziana, 1744 (rist. anast. a cura di M. Veneziani, Firenze, 1994), pp. 138-145. Sul
tema cfr. G. C
OSTA
,
Vico e la ‘natura simpatetica’
, in «Giornale critico della filosofia
italiana» XLVII (1968), pp. 406-407.
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