ARCHIVIO VICHIANO
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che facevano di esso loro i nobili sulla vana ragione della loro creduta eroica
natura di spezie diversa da quella degli uomini, finalmente sopra le rovine del
Diritto Naturale delle Genti Eroiche, estimato per maggiorità di forze, insurse
il Diritto Naturale delle Genti Umane, che Ulpiano appella e diffinisce esti-
mato per ugualità di ragione, per lo quale nello stesso tempo che i popoli già
naturalmente, o sia di fatto, si erano composti di nobili e di plebei, e più di
plebei che di nobili, e con l’idee della moltitudine erano divenuti signori delle
lingue, vennero i medesimi popoli naturalmente a farsi signori delle leggi nelle
repubbliche popolari; o naturalmente passarono sotto le monarchie, le quali
dettano le leggi con le lingue comuni de’ popoli (p. 33).
[COROLLARIO
Contenente un Saggio di pratica sul confronto de’ ragionati Principi con la
volgar Tradizione della Legge delle XII Tavole venuta da Atene]
16. Il metodo di Vico […] (
Metoda Vica
[…])
Sarà un vero sperimento che le cose qui concepute siensi medesimate con
l’intima sostanza della nostra anima, cioè, che abbiano non altro fatto che
spiegato la nostra ragione, talché bisogni disumanarsi per riniegarle; che è
quell’intima Filosofia onde Cicerone voleve produrre la scienza di cotal
Diritto: e che i principii fin qui meditati erano veri finora racchiusi in noi
stessi, o oppressi dal peso della memoria di ricordarsi tante innumerabili cose
sregolate che non giovano di nulla l’intendimento; o trasformati dalle nostre
fantasie d’imaginarle con le idee nostre presenti, non già con le antichissime
loro proprie (pp. 34-35).
[CAPO VII
Ordine Naturale d’Idee intorno al Diritto delle Nazioni (cit.)]
17. L’esempio del ragionamento filologico di Vico (
Przyk
¡
ad filologicznych
stanowisk racji
[?]
Vica
)
Ma si fa più sublime discoverta in ciò, che ’l Mondo delle Nazioni è stato
ordinato da Dio, osservato principalmente per l’attributo della Provedenza;
per la quale è riverito da per tutto con l’idea della Divinità, o sia di Mente che
vede l’avvenire, che tanto significa divinarsi; e cosí l’importante costume di
seppellire i morti, che da’ Latini si dice humare, aver insegnato l’Umanità: dai
quali due gran principii dee prendere incominciamento la Scienza delle
Divine ed Umane cose (p. 32).