PENSIERO E VITA CIVILE NELLA NAPOLI VICHIANA DI FINE SETTECENTO
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Questa impostazione consentiva di riferire la relazione tra
lusso
e
consumo
anche all’
arte
e alle sue espressioni in quanto esiti positivi
dello sviluppo della società commerciale. Così la «Scelta» interveniva
sul gran problema della corruzione e della decadenza del gusto da
imputare più alla perdita di libertà che alla diffusione della raffinatez-
za. Corrispondenze non irrilevanti, in proposito, si possono riscontrare
con il paganiano
Saggio del gusto, e delle belle arti
, in cui l’affermazione
dell’originale «ingegno creatore» si collega all’incrementata consape-
volezza critica che se l’espressione precede gli ornamenti esteriori, la
via della «decadenza delle belle arti» è quella che si identifica con la
falsità dell’
artificio
sostituitosi alla
natura
23
. La sintonia con questa
diagnosi era esplicita nelle
Ricerche sulla decadenza del buon gusto nella
letteratura
che impegnarono la «Scelta» in due lunghi articoli. In essi
l’attenzione si concentrava sulle ragioni della decadenza della
poesia
e
dell’
eloquenza
, sui «difetti» di una società in cui i «poemi prendono la
sembianza di tanti scheletri nudi di carne, in altri quella smoderata ri-
dondanza, da cui riescono simili a […] palle di sapone»
24
. È una lettu-
ra dall’intonazione ancora vichiana e paganiana che muove dalla defi-
nizione della poesia quale spontanea capacità umana di attingere il
senso profondo della vita. Non una disincarnata intuizione delle sue
forme né un’inclinazione allo sperimentalismo, ma un’attitudine sa-
pienziale che, rovesciandosi nell’eloquenza, si apre al nuovo e vasto
campo della concreta fisionomia della natura umana che, nella corposa
mobilità delle sue
immagini
, è il soggetto di una cultura impegnata a
tracciarne la storia. Perciò, l’
eloquenza
, sorretta da una particolare for-
za espressiva, non può restare chiusa nelle scuole o nei libri come sem-
plice ornamento estrinseco. Il richiamo alla sua funzione è implicazio-
ne di esercizio topico estraneo al momento filosofico della critica,
proiettato direttamente negli spazi della vita civile, della concreta
realtà sociale dell’uomo moderno. Esaltare la funzione positiva del-
l’
eloquenza
, non più neutrale veicolo di trasmissione del sapere, signifi-
ca ricorrere a un nuovo strumento di comprensione per liberare dal
dogmatismo scolastico contemporaneo e reagire al vuoto provocato
dagli esiti del moderno razionalismo. Il rinnovato legame tra
sapienza
23
F. M. P
AGANO
,
Del gusto, e delle belle arti
, in I
D
.,
Sp1
,
Saggio VI
, capp. II e XIV
(pp. 177, 217).
24
Ricerche su la decadenza del buon gusto nella Letteratura
, in SM, n. IX
(settembre 1784), articolo I, pp. 563, 565 e, ivi, n. X (ottobre 1784), articolo I, p. 631.
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