RECENSIONI
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pitale,
che stimola il filosofo a distinguere nettamente i piani di una «natura
artificiale» e di una «natura naturale». E a finire per vedere nelle idee di Vico
l’origine delle teorie di Marx, che spingeva in ultima analisi verso una pro-
spettiva di schiacciamento di Vico sul darwinismo. La nota di Marx alla quale
Sorel fa riferimento è, come ben si sa, quella che pone su un’asse parallela la
posizione di Darwin a proposito della formazione degli organi vegetali e ani-
mali come strumenti di produzione vitale e quella di Vico a riguardo della
formazione degli organi produttivi dell’uomo sociale come base materiale del-
l’organizzazione in società. Il
facere
insomma, ancora una volta chiave di volta
nella diffusione delle teorie vichiane. È su questo punto che molto, e molto
opportunamente si è detto sulla differenza abissale che separa e descrive il
Sorel lettore di Vico nelle traduzioni Michelet del 1894 dal Marx a contatto
con un Vico tradotto più letteralmente e forse più fedelmente dalla versione
Belgioioso. Come già la Pagliano Ungari (cfr. questo «Bollettino» IV, 1974,
pp. 105-125) aveva esaustivamente fatto notare, negazione della presenza del-
la Provvidenza e risalto della teoria del
verum-factum
vedranno nell’opera di
Sorel una piena adesione, così come invece assenza della ciclicità di corsi e
ricorsi e identificazione letterale in Michelet tra
umanité
e
peuple
produrran-
no con Sorel esiti non scontati.
Anne-Sophie Menasseyre, alla cui competenza dotta e raffinata si deve
quest’edizione parigina delle pagine da Sorel dedicate a Vico, le accompagna
in appendice con vari estratti da corrispondenza e brevi scritti minori, soprat-
tutto traducendo per la prima volta in francese «Sozialistische Monatshefte».
La curatrice ricorda che «Sorel n’est souvent connu du grand public que pour
être l’auteur des
Reflexions sur la violence
, une œuvre tardive qui lui vaut, de
nos jours ancore, la réputation ambiguë et sulfureuse d’un penseur des ex-
trêmes» (p. 9), che pone ancor più in piena luce un itinerario intellettuale al
di fuori del comune. Itinerario che la Menasseyre inanella e modula nella lun-
ga e brillante prefazione dedicata a
Sorel lecteure de Vico
(pp. 7-73). «L’
Etude
sur Vico
s’inscrit non sans raison dans l’horizon d’interprétation défini par
Marx: si Sorel s’intéresse à Vico, c’est […] qu’il s’intéresse a Marx et espère
trouver, dans une confrontation directe avec la
Science nouvelle
, de quoi dé-
passer les interprétations réductrices de l’œuvre de Marx et approfondir
l’apport théorique du
Capital
» (p. 23). Questo significa che, attraverso Dar-
win, gli stessi espliciti riferimenti vichiani che Marx utilizza vengono trasfor-
mati radicalmente: l’interpretazione di un
faire
come
produire
ha senso stretto
solo in relazione a Darwin, non alla diretta lezione vichiana. Attraverso que-
sto, a Sorel interessa soprattutto approfondire il lascito teoretico del
Capitale
e nel portare avanti quest’operazione si verifica anche, e forse inaspettata-
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