RECENSIONI
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Argomentazione serrata e ampia documentazione caratterizzano il saggio di
Franco Musarra,
Tra l’
assioma
e il
frammento
: alcune modalità romantiche nella
Scienza Nuova
di G. Vico
(pp. 105-140). L’A. dà inizio al suo studio con la de-
finizione della tesi che dimostrerà nelle pagine successive: «alla base di questo
contributo vi sono due considerazioni che confluiscono nel centro della que-
stione: la prima riguarda l’importanza di Vico nel passaggio – determinante per
il costituirsi e l’affermarsi della modernità – da una concezione propedeutica
della poesia alla riflessione sulla poesia; la seconda considera le anticipazioni di
alcuni principi del pensiero e della poetica del primo romanticismo tedesco
(soprattutto di Novalis e Friedrich Schlegel) nella
Scienza nuova
» (p. 105).
Musarra in apertura ci fornisce anche la struttura delle argomentazioni
che utilizza in questo suo affascinante percorso: «Procederò nel modo se-
guente: cercherò I) di precisare, nel periodo che va dal Cinquecento a Vico, la
questione riguardante il ‘retoricismo’, termine con il quale intendo una posi-
zione del pensiero sostanzialmente binaria, condizionata dalla finalità di tra-
smettere il proprio sapere; II) di spiegare perché Vico costituisce un punto
determinante per il superamento della relazionalità
magister
vs
discipulus
pro-
pria delle modalità critico-estetiche rinascimentali e barocche; III) d’indivi-
duare alcuni principi della
Scienza Nuova
basati sulla soggettivazione dell’og-
getto con una scissione netta tra il ‘fare’ e l’analisi del ‘fatto’ e di conseguenza
tra il creatore e l’interprete, un’anticipazione questa dei costituenti mentali
propri del primo romanticismo tedesco» (pp. 105-106).
Nella sua
Introduzione
, Andrea Battistini sottolinea la continuità tra i vari
saggi e dà ragione della loro disposizione. Ad esempio, comprendiamo che il
saggio di János Kelemen (
Storia e lingua. Vico nella storia del pensiero linguistico,
pp.
141-154) segue quello di Musarra perché vediamo che è lo stesso loro ‘ordina-
tore’ a creare un preciso collegamento tra i due, quando (a proposito del sag-
gio di Musarra e introducendo il discorso sul successivo di Kelemen) dice che
Vico, «senza per questo volerne fare, secondo la logica del neoidealismo, un
precursore del Romanticismo, compie una ‘rivoluzione copernicana’ che si
estende dall’interpretazione della poesia alla linguistica, dove per Kelemen
non rigetta la tesi, cara a Cartesio e ai Portorealisti, di una lingua universale,
ma prende risolutamente le distanze da quegli antecedenti subordinandola al
divenire storico e sociale» (p. 23). Allo stesso modo Battistini ci spiega la
complementarità tra le due successive relazioni, mostrando che esse sono
state dedicate alla forte tensione politica vichiana e alla sua formazione giuri-
dica. La prima, di Silvio Suppa (
Diritto e politica nella scienza vichiana,
pp. 155-
179), «è sensibile al modo il cui la
Scienza nuova
si confronta con il nodo cri-
tico della Ragion di Stato, interpretando Tacito in forme anomale rispetto agli
1...,175,176,177,178,179,180,181,182,183,184 186,187,188,189,190,191,192,193,194,195,...484