ARCHIVIO VICHIANO
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E ’l criterio, di che si serve, per una
Degnità
sovra posta, è quello insegnato dal-
la Provedenza Divina comune a tutte le nazioni, ch’è il Senso Comune d’esso
Gener Umano, determinato dalla necessaria convenevolezza delle medesime
umane cose, che fa tutta la bellezza di questo mondo civile. Quindi regna in
questa Scienza questa spezie di prove, che tali
DOVETTERO
,
DEBBONO
e
DOV-
RANNO
andare le cose delle nazioni, quali da questa Scienza son ragionate, posti
tali Ordini dalla Provedenza Divina, fusse anco che dall’Eternità nascessero di
tempo in tempo mondi infiniti; lo che certamente è falso di fatto (p. 86).
28 [Illeggibile]
Così questa Scienza procede appunto come la Geometria, che mentre sopra i
suoi elementi il costruisce o ’l contempla, essa stessa si faccia il Mondo delle
Grandezze; ma con tanto più di realità, quanta più ne hanno gli ordini
d’intorno alle faccende degli uomini, che non ne hanno punti, linee, super-
ficie e figure: e questo istesso è argomento che tali prove sieno d’una spezie
divina, e che debbano, o leggitore, arrecarti un divin piacere; perocché in Dio
il conoscer e ’l fare è una medesima cosa (
ibid.
).
[LIBRO SECONDO DELLA SAPIENZA POETICA
DELLA METAFISICA POETICA
CHE NE DA’ L’ORIGINI DELLA POESIA, DELL’IDOLATRIA, DELLA
DIVINAZIONE E DÈ SAGRIFIZJ]
29. La genesi della religione primordiale (Narodziny pierwotnej religii)
Quivi pochi Giganti, che dovetter esser li più robusti, ch’erano dispersi per li
boschi posti sull’alture de’ monti siccome le fiere più robuste ivi hanno i loro
covili, eglino spaventati ed attoniti dal grand’effetto di che non sapevano la
cagione, alzarono gli occhi, ed avvertirono il Cielo: e perché in tal caso la na-
tura della mente umana porta ch’ella attribuisca all’effetto la sua natura, come
si è detto nelle
Degnità;
e la natura loro era in tale stato d’Uomini tutti robu-
ste forze di corpo, che urlando, brontolando spiegavano le loro violentissime
passioni, si finsero il Cielo esser un gran Corpo animato, che per tal aspetto
chiamarono Giove, il primo Dio delle Genti dette Maggiori; che col fischio
de’ fulmini e col fragore de’ tuoni volesse dir loro qualche cosa; e sì incomin-
ciarono a celebrare la naturale Curiosità, ch’è figliuola dell’Ignoranza e madre
della Scienza, la qual partorisce, nell’aprire che fa della mente dell’uomo, la
Maraviglia;… Ma siccome ora per la natura delle nostre umane menti troppo
ritirata da’ sensi nel medesimo volgo con le tante astrazioni, di quante sono