SPAZI E TEMPI DEL MEDITERRANEO NELLA STORIA
VICHIANA DELLA CIVILTÀ.
IL
DIRITTO UNIVERSALE
1. Nella sterminata miniera della riflessione vichiana può sollecitare
diverse indagini la trattazione in essa del plesso tematico relativo al
‘Mediterraneo’.
Per cominciare dai ‘minora’, un tale plesso investe pure temi, pro-
blemi, ‘lessicali’, attinenti alla storia del linguaggio vichiano (e più in
genere alla storia della lingua), oltre che al suo ‘lessico concettuale’: e
dunque le assunzioni in italiano di termini o sintagmi quali «mare inter-
num», per designare il mare Mediterraneo, o l’aggettivo latino «medi-
terraneum», che – è opportuno ricordare – il pensatore napoletano
adottò per designare in primo luogo le regioni interne, continentali, a
partire da quelle delle terre e genti mesopotamiche, etc.
1
1
Come è noto ai lettori di Vico, questi, da solidissimo cultore della lingua latina quale
era, tra i due impieghi allora correnti in italiano del termine aggettivale «mediterraneo»
adottò quello (ancora ben presente ai suoi tempi, ma poi caduto in disuso) che riprodu-
ceva il significato della parola latina: per il quale essa designava appunto regioni interne,
non prossime al mare, eventualmente continentali. Tuttavia si può osservare che, accan-
to all’uso della consueta espressione «mare internum» per indicare il mare mediterraneo,
nel
Diritto universale
(che è l’opera sulla quale mi concentrerò in queste pagine) egli
impiegò anche quella di «mare mediterraneum»: cfr. da un lato
De constantia iurispruden-
tis
(da ora in poi
De const.
), II, XVII, [20], dall’altro
Dissertationes
, in G. V
ICO
,
Opere
giuridiche
(da ora in poi
OG
), a cura di P. Cristofolini, Firenze, 1974, pp. 505, 873. «Per
quae conficitur ad extremum primos homines mediterranea regionum insedisse (ut
Noachus eiusque familia. Unde primum assyriacum imperium totum mediterraneum
fuit): gentes minores deinde occupasse maritima». Nella traduzione italiana di questo
testo, di Sandro Barbera, adottata dal curatore (quella delle
Notae
e delle
Dissertationes
si deve invece a Lucia Fiorentini): «Se ne deduce, da ultimo, che i primi uomini si inse-
diarono nelle regioni interne (così Noè e la sua famiglia, donde il primo impero assiro,
che fu un impero continentale); le genti minori occuparono in seguito le regioni maritti-
1...,253,254,255,256,257,258,259,260,261,262 264,265,266,267,268,269,270,271,272,273,...484