mente al quadro problematico e alle linee generali del disegno di ricer-
ca che si presenta: particolarmente interessato, sulla sollecitazione del
tema ‘mediterraneo’, a indagare le dimensioni ‘topografiche’, ‘geografi-
che’, della vichiana storia dell’umanità. Perché, come si è poco fa accen-
nato, è viva l’attenzione in Vico ai caratteri, alle ‘condizioni materiali’
delle forme umane di vita e di società, che sollecitano a studiare nel suo
pensiero non soltanto i ‘tempi’, ma anche gli ‘spazi’ della civiltà umana.
Sullo sfondo di ricerche da tempo avviate
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, in queste pagine mi pro-
pongo pertanto in primo luogo di mettere a fuoco: la fondamentale gri-
glia problematica e concettuale che a mio avviso risulta operante nella
SPAZI E TEMPI DEL MEDITERRANEO NELLA STORIA VICHIANA DELLA CIVILTÀ
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Nel quadro dei suoi studi di interesse vichiano – iscritti a loro volta in un arco di in-
teressi che investe crucialmente la coscienza storica moderna – chi scrive è al momento
specialmente impegnato in una ricerca sulla vichiana ‘storia della civiltà’, con un partico-
lare interesse per i caratteri delle nazioni: per la loro strutturale ‘natura comune’, ma an-
che per la varietà delle loro forme, derivanti dal gioco di fattori ‘fisici’ e ‘storici’. Tale ri-
cerca si situa entro il più ampio disegno di un’indagine da tempo avviata su una serie di
caratteri e figure delle nazioni nella cultura occidentale: ancora centrata sull’area cultura-
le ‘napoletana’ sei-settecentesca, essa è aperta a non esigue ricostruzioni di alcune delle
principali ‘tradizioni’ di materiali e sistemazioni concettuali ad essa disponibili sulla mate-
ria. Su di essa chi scrive ha in mente di riunire per il momento in un unico libro (‘Tra ‘saggi
cinesi’ e ‘giganti americani’) le ricerche sulle posizioni assunte sui caratteri dei popoli nella
cultura napoletana tra fine Seicento e Settecento e le ricostruzioni a tal fine condotte sulle
principali vicende di almeno alcune tradizioni, ‘linguaggi’, di cui si dirà subito qualcosa.
Per primi contributi sulla linea di investigazione sui popoli americani in Vico, e
soprattutto sui dibattiti sui ‘giganti’, ed in particolare su quelli ‘patagonici’ che investi-
rono la cultura napoletana (e non soltanto con Vico, ma anche con Ferdinando Galiani,
etc.), e sulle tradizioni di materiali (narrativi, rappresentativi, concettuali, etc.) che erano
gli antecedenti di quei dibattiti, e furono da questi a loro volta alimentate e modificate,
mi sia consentito richiamare: E. N
UZZO
,
Aux confins de l’humain. Les «Corps démesurés»
des géants dans la culture européenne moderne
, in
Animal et animalité dans la philosophie
de la Renaissance et de l’âge classique
, a cura di Th. Gontier, Louvain-Paris, 2005, pp.
33-57;
Forme smisurate. Figure del disordine nella cultura filosofica e letteraria del Sette-
cento
, in
Ordine. Atti del colloquio internazionale di letteratura italiana
, a cura di S.
Zoppi Garampi, Napoli, 2008, pp. 225-280);
Vico e los pueblos del Nuevo Mundo
, di
prossima pubblicazione negli atti del II Seminario Internacional ‘Giambattista Vico y el
mundo moderno’ (Tepoztlán, Morelos, México, 29-31 ottobre 2007).
Della linea di indagine sulle ‘nazioni orientali’ è stato pubblicato, in una stesura
‘contenuta’, un ‘capitolo’: I
D
.,
Gli «Sciti» e i «Chinesi» di Vico
, in
Vico e l’Oriente: Cina,
Giappone, Corea
, a cura di D. Armando, F. Masini, M. Sanna, Roma, 2008, pp. 301-335.
Esso sarà seguito da altri due su
La controversia sulle cerimonie cinesi nella Napoli del
primo Settecento
e su
La Cina e Confucio in Paolo Mattia Doria
. Su climi e caratteri dei
popoli è di imminente pubblicazione in «Civiltà del Mediterraneo», il primo di una
serie di contributi:
Caratteri dei popoli, teorie dei climi, Mediterraneo. I. L’età classica:
da Ippocrate ad Arisotele.