no e migliorarono, dandole «compimento», l’arte nautica, con l’inven-
zione della «bussola nautica da un
Pastore d’Amalfi
» o delle navi «
con
le sole vele
» (mentre «gli
Antichi
l’ebbero tutte con
vele, e remi
»)
19
.
Piuttosto è da osservare che nei tempi barbari ritornati l’autore non
è incline a riproporre il tema di trasmigrazioni eroiche via mare: poten-
dosi invece immaginare che ritenesse assimilabili le prime aperture
delle città marinare ai traffici nel Mediterraneo all’esperienza che era
stata dei Fenici
20
.
La rottura del «mare interno» in effetti non viene meno nel profilar-
si ed allargarsi dei successivi «tempi umani», pur non impedendo che
lo spazio del Mediterraneo si riapra di nuovo a scambi e traffici, tra il
persistere del costume «eroico» della pirateria praticata dalle genti
della «Barbaria» mediterranea e i rapporti conflittuali con lo stato
turco. In un discorso al quale occorre a posteriori dare una sistematici-
tà alla quale evidentemente su questo terreno non aspira (un’operazio-
ne da effettuare sempre con la massima cautela critica), pare però piut-
tosto trasparente la consapevolezza di Vico che passi e si incrementi in
larga misura per le vie oceaniche la potenza commerciale e statuale
delle compagini politiche moderne (le grandi monarchie e repubbliche
popolari), in certa misura di pari passo con gli stessi livelli di civiltà cul-
turale e politica: e con tale consapevolezza evidentemente anche quel-
la di un passaggio in seconda linea delle vicende mediterranee
21
.
ENRICO NUZZO
22
19
La materia è a lungo e significativamente trattata in particolare nelle
Correzioni,
miglioramenti e aggiunte
terze alla seconda versione della
Scienza nuova
, laddove l’au-
tore indica un’integrazione agli «Ultimi Corollarj dintorno alla Logica degli
Addottrinati» (cfr.
Principj30
, p. 239) che però la terza versione non recepisce.
CMA3
in
Sn30EC
, pp. 445-447. Sono pagine che meriterebbero di essere esaminate su diver-
si punti e aspetti: come la considerazione che l’invenzione della bussola «che compiè
l’
Arte Nautica
; ne ha dato lo
scuoprimento del Mondo Nuovo
, e quasi il
compimento
della Geografia
», con la «magnanima audace impresa» della quale furono protagonisti
i «tre Ingegni» di Colombo, Vespucci e Magellano; la rassegna di invenzioni e ritrova-
ti ad opera anche di genovesi, veneziani, o degli arabi, etc.
20
Dopo gli esempi di «trasmigrazioni de’popoli» avutesi nell’antichità, l’esempio che
Vico porta nelle ultime due versioni della
Scienza nuova
relativo a tempi successivi riguar-
da soltanto il fenomeno ben tardo (e dovuto sostanzialmente alla «somma
ingordigia d’ar-
ricchire co’ traffici
») delle «
Colonie
degli
Europei
nell’
Affrica
, nell’
Indie Occidentali e
Orientali
»: cfr.
Sn30EC
, p. 116: in una «Degnità» (la VC nella seconda
Scienza nuova
),
«
Principio delle Trasmigrazioni de’ Popoli
, delle
Colonie Eroiche marittime
», etc., che si
dovrebbe leggere per intero; e che (come degnità C) si legge poi, con alcuni cambiamen-
ti e un vistoso allargamento, nella terza
Scienza nuova
(
Sn44
, §§ 299-301, p. 553).
21
Naturalmente bisogna stare attenti ad evitare ogni anacronismo interpretativo, e
1...,268,269,270,271,272,273,274,275,276,277 279,280,281,282,283,284,285,286,287,288,...484