II
T
IEPOLO
,V
ICO E IL
‘
MITO DI
V
ENEZIA
’
1
.
Il saggio di Christopher Armstrong ha offerto lo spunto per una
rilettura di un capolavoro, poco noto e poco studiato di Giambattista
Tiepolo giovane, che presenta tratti di assoluta unicità. Si tratta della
volta ad affresco del salone del piano nobile di Palazzo Sandi a Vene-
zia, in cui il pittore, tra il 1724 e l’anno successivo, uscendo dalla sua
maniera ‘tenebrosa’ degli inizi si cimenta, per la prima volta nella sua
carriera, con le atmosfere chiare e luminose di Paolo Veronese, ripren-
dendo dal modello per eccellenza del Cinquecento veneto i colori bril-
lanti e le prospettive aeree.
La vasta impresa affidata ad un pittore non ancora trentenne e poco
conosciuto appare di per sé un fatto eccezionale, mentre si deve all’in-
tervento di due personaggi già affermati, l’architetto Domenico Rossi e
il pittore più anziano ed esperto Niccolò Bambini, un ruolo di comple-
tamento del programma decorativo parietale del salone, con una serie
di dipinti su tela sui quali si tornerà in seguito.
Entrambi gli artisti sono da considerarsi figure chiave nella fase della
prima maturità di Tiepolo, fino al terzo decennio del secolo, nonché ele-
menti di una organizzazione di cantiere che porta Giambattista a privi-
legiare un rapporto di continuità con gli stessi collaboratori (valga come
esempio il sodalizio di lunga data col pittore di architetture dipinte
Girolamo Mengozzi Colonna iniziato subito dopo palazzo Sandi).
TIEPOLO, VICO E IL ‘MITO DI VENEZIA’
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1
Il testo compare senza note in quanto riprende il carattere originario della conversa-
zione da cui è tratto. Per la bibliografia su Tiepolo giovane, l’impresa di palazzo Sandi e
le trasformazioni del palazzo veneziano si rimanda al documentato saggio di Armstrong,
già citato nel precedente intervento. Aggiungerei soltanto, perché ricco di spunti che pre-
cisano l’utilizzo della cultura da parte dei nuovi nobili, quello di D. R
AINES
,
La biblioteca-
museo patrizia e il suo ‘capitale sociale’ – modelli illuministici veneziani e l’imitazione dei
nuovi aggregati
in
Arte, storia, cultura e musica in Friuli nell’età del Tiepolo. Atti del con-
vegno internazionale di studi,
Udine, 19-20 dicembre 1996, a cura di C. Furlan, Udine,
1997, pp. 63-84; ancora il saggio di B. A
IKEMA
,
La pittura del Settecento a Venezia
, in
La
pittura in Italia. Il Settecento
, I, Milano, 1990, per lo sguardo di insieme sul panorama arti-
stico di Venezia e non solo da cui prende l’avvio il percorso di Tiepolo; la tesi di dottora-
to di J. F
ASSL
,
Giambattista Tiepolo and the Rhetoric of the Altarpiece
, Ph.D. Dissertation,
Columbia University, 2004; e, naturalmente, la bella pubblicazione
Giambattista Tiepolo.
Nicolò Bambini. Le tele di palazzo Sandi
, a cura di A. Scarpa, Roma, 2006.