Ed ecco l’altro tema dominante del libro, vale a dire la struttura del
Corpo, o meglio, della corporeità, che nasconde in sé quel problema
«tanto interessante quanto complesso» d’interpretare il vero insieme
come «parte» e come «tutto»
17
: «la storia ideale eterna contrasta quin-
di l’antropologia vichiana, o almeno ne postula il superamento»
18
.
Ipotesi e definizione di una tensione che, secondo Vitello, «Vico ci ha
lasciato in eredità»
19
.
M
ANUELA
S
ANNA
V
Ancora una volta, e ne sono particolarmente grato, mi è offerta l’op-
portunità di riflettere su Vitiello che legge Paci, lettore a sua volta di
Vico. In
Vico. Storia, linguaggio, natura
(Roma, 2008) Vitiello prepara e
quasi introduce le sue riflessioni su
Ingens sylva
, il celebre studio
vichiano di Paci, con l’indicazione secondo la quale «Due e diverse sto-
rie si contendono il campo della
Scienza nuova
»: l’una
spirituale
, riferi-
ta alla tradizione religiosa ebraico-cristiana; l’altra
materiale
, legata al
corpo e di andamento genealogico piuttosto che semplicemente stori-
co. C’è dunque qualcosa di più antico della storia ideal eterna, dice
Vitiello, qualcosa che è arduo assegnare semplicemente alla storia.
Qualcosa che, nella celebre dipintura, si oppone all’occhio di Dio, alla
sua «provvedenza», collocandosi ai suoi antipodi, e cioè nell’oscurità
materiale che fa da sfondo appunto alla gran selva donde si originaro-
no i fantasiosi bestioni.
Questa stessa origine genealogica Vitiello insegue poi nella sua stra-
ordinaria e feconda interpretazione della lingua dei primordi, della lin-
gua gestuale immaginata da Vico, con incursioni efficaci nel
Cratilo
pla-
tonico. Scrittura del cielo e della terra, scrittura del fulmine e del terre-
moto, dice Vitiello: Vico era ben consapevole del tentativo, pressoché
impossibile, di dire con la lingua della storia questa falda ‘materiale’
del significato e questa scrittura del corpo e delle ‘passioni’, in certo
modo divenuta per noi insignificabile, se non appunto in modo obliquo
MANUELA SANNA
132
17
Vico
, p. 25.
18
Ivi, p. 35.
19
Ibid
.