con cui quando manca l’evidenza, anziché alla definizione puntuale, si ricorre
alla negazione della tesi opposta o a formulazioni vaghe la cui ambiguità è
annullata dalla esposizione compatta, convincente, all’apparenza senza sma-
gliature». Parole che riecheggiano gli analoghi giudizi sanciti da Sebastiano
Timpanaro intorno alla altrettanto eccezionale fortuna di Lachmann e che
designano efficacemente la consapevolezza con cui, all’inizio dell’Ottocento,
la filologia classica tedesca alimentò il proprio mito, finendo per nascondere
nell’ombra precedenti assai significativi o tesi eterodosse ma parimenti fecon-
de: è questo il caso del barone de Sainte Croix, al quale Ferreri dedica un pre-
ciso capitoletto (pp. 313-315: su questo ellenista si attende una biografia e
l’edizione della corrispondenza a cura di M. S. Montecalvo).
Ricco e assai utile per tutti gli studiosi che vogliano accostarsi, anche con
differenti punti di approccio, alla questione omerica nell’Europa moderna,
questo libro di Ferreri spicca come il frutto di una ricerca assai impegnata ed
estremamente avveduta nelle prospettive ermeneutiche. Se in questa sede
abbiamo sollevato alcune osservazioni, esse nulla tolgono al pregio e all’impor-
tanza dell’opera, ma vogliono essere considerate come supplementi, forse
degni di qualche attenzione, per chi appunto intenda valersi di questa indagi-
ne nell’orizzonte della varia umanità.
R
AFFAELE
R
UGGIERO
T
ADAO
U
EMURA
,
Much¯o no ansanburu
, Tokyo, Miraisha, 2007, pp. 282.
Il titolo di questa raccolta di saggi può essere tradotta in italiano con
Ensamble atonale
, per indicare una serie di riflessioni sparse, di scritti di diffe-
renti nature, collazionati insieme e proposti al lettore secondo un ordine pre-
ciso e rigoroso che tuttavia non è quello classico dell’argomentazione. Si trat-
ta di contributi che in un certo senso assumono la forma della vita stessa del-
l’autore, carichi delle sue emozioni e delle sue riflessioni.
Tadao Uemura, già professore all’Università di Tokyo per le Lingue
Straniere, è il maggiore esperto di Vico in Giappone. I suoi studi, a cavallo tra
filosofia, sociologia e storia, lo hanno portato a confrontarsi con gli influssi
dominanti della cultura contemporanea e con i più famosi intellettuali del suo
tempo in un processo di continua formazione (l’autore userebbe l’etimo tede-
sco
bildung
) il cui racconto si fonde in queste pagine con l’esame dei temi più
centrali della nostra epoca.
Much¯o no ansanburu
consta di quattro parti,
ognuna formata a sua volta da vari brevi saggi. Se la prima funge da introdu-
RECENSIONI
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