e specialmente per quanto riguarda il giu-
dizio di Croce sul Settecento riformatore
in ambito filosofico.
[F. T.]
6. D
ROYSEN
Johann G.,
Historik,
Historisch-kritische Ausgabe
, hrsg. v. P.
Leyh und H. W. Blanke, Band. 1-2,
Frohmman-Holzboog, Stuttgard, 2007.
Nella ricca serie di materiali che H.
W. Blanke ha raccolto ed edito per prose-
guire benemeritamente l’importante edi-
zione critica della
Historik
droyseniana
non va trascurato, in questa sede, un inte-
ressante ed importante accenno a Vico,
che si legge nello
Entwurf für das Fach
Geschichte
del 1882 (II, 2, pp. 511-520).
Vico viene citato in siffatto abbozzo che è
valutato da Droysen come un invito ad
uno studio specifico che deve interessare
i giovani storici se intendono, come devo-
no, curare «die Wissenschaft der
Geschichte». La natura di una siffatta di-
sciplina investe in particolare la qualità
della considerazione delle cose umane,
che sono l’oggetto della scienza storica.
Ragion per cui il conseguimento di siffat-
ta qualità richiede un particolare rigore
capace di garantire sicurezza ad uno stu-
dio che sia metodologico e formale.
Droysen non manca di specificare le vie
da percorrere per conseguire la indivi-
duata, necessaria finalità. Esse sono: 1. La
conoscenza generale dei confini raggiunti
dalla storia; 2. La conoscenza e la pratica
nell’impiego dei mezzi e dei metodi con i
quali lavora lo studio storico; 3. La cono-
scenza e l’armonia delle forme di manife-
stazione a cui in particolare si rivolge la
ricerca storica. E Vico viene ricordato (p.
518) come uno degli autori dei capolavo-
ri che un giovane storico deve leggere e
studiare nell’ambito della terza linea di
indagine necessaria a conseguire una cor-
retta formazione.
[F. T.]
7. F
LASCH
Kurt,
Die Historisierung
des Anfangs bei Bayle, Vico und Voltaire
,
in «Zeitschrift für Ideengeschichte» I
(2007) 2, pp. 29-44.
La prospettiva della storicizzazione
degli inizi consente all’A. di ricostruire in
una rapida carrellata i punti salienti della
genesi della filosofia della storia, le cui
svolte decisive egli riconosce negli autori
citati nel titolo. La storicizzazione degli
inizi, che in verità appare più un sintomo
che una causa autonoma del processo che
egli descrive, appare così contemporanea
alla affermazione di una teoria evolutiva
della storia e della natura – a prescindere
se quest’ultima possa poi, come potrebbe
sembrare dalla ricostruzione dell’A., esse-
re ricondotta al solo genio di Voltaire.
[S. C.]
8. G
ANGEMI
Giuseppe,
Continuità e
discontinuità nel pensiero di Vico
, in
«Rivista internazionale di Filosofia del
Diritto» LXXXV (2008) 4, pp. 577-611.
L’A. contrappone Vico al carattere,
proprio della cultura illuminista, di «pro-
gettare a priori le azioni che devono esse-
re compiute, nella consapevolezza che
esse saranno eseguite come erano state
concepite e comandate» (p. 578). Di con-
tro a un sapere basato sul calcolo geome-
trico e matematico, il Vico squisitamente
politico ne rigetta le conseguenze sulla
formazione e la crescita dell’individuo,
che viene sostanzialmente estraniato da
AVVISATORE BIBLIOGRAFICO
199