FABRIZIO LOMONACO
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mo umano con
fantasia
,
memoria
e malinconico
ingegno
19
. È questo il
tema che introduce alla riflessione sulla «storia dell’umanità», dei suoi
costumi e della sua civiltà lungo uno degli assi tematici portanti della
rivista e, più in generale, della cultura napoletana di secondo Settecen-
to da Genovesi a Pagano. Elogiato dall’abate salernitano perché «Poe-
ta maestoso, grave e magnifico Oratore» che sa essere insieme «Teolo-
go, ma Filosofo, ma Savio»
20
, il De Angeli seppe trasmettere il ricordo
del suo rapporto con Vico al Pagano che lo definì «sommo oratore e
poeta e mio maestro» nel
Discorso sull’origine e natura della Poesia
pubblicato in appendice al primo dei
Saggi politici
21
. Di questi apparve
nella «Scelta» del 1784 una breve ma significativa segnalazione che ne
riconosceva la dipendenza dalle «idee dell’immortale Giovanni Battista
Vico», il primo a offrire motivi teorici fondamentali per la costruzione
della storia sociale e a «recare la filosofia nella storia». Ma l’originalità
del Pagano, interprete eterodosso anche di Vico, veniva indicata ai
lettori della rivista alla luce del sottolineato riferimento a «un trattato
completo di
Filosofica Filologia
». Rettificando e integrando le tesi di
Pluche e Boulanger sulla storia della terra e la religione dei primitivi,
l’aggiornata scienza dell’uomo paganiano si distingueva per il teorizzato
intreccio di «Mitologia» poetica e «Storia Filosofica dei Popoli» in base
a una concezione ciclica del divenire, fondata sull’indissolubile legame
di universo fisico-naturale e mondo umano. Con originalità l’interesse
per la poesia si inscriveva in un più vasto orizzonte teorico, orientato dal
nesso tra antropologia e filosofia civile dell’umanità, tra politica e
filosofia naturale, etica ed economia. In quest’ultima sfera di interessi si
agitavano le moderne riflessioni sul tema del
lusso
, considerato filosofi-
camente nella sua accezione settecentesca, coerente con la nuova
science
de l’homme
e apportatore di rilevanti benefici per il «commercio» e
l’«industria» di una nazione, l’accrescimento dei consumi e della circo-
lazione del denaro, della «popolazione» e della sua «conservazione»
22
.
19
Lettera di Gio. Batista Vico a Gherardo Degli Angioli sopra l’indole della vera
Poesia,
ivi, n. I (gennaio 1783), articolo IV, pp. XXXVIII, nota, XXXIX; ma cfr.
anche ivi, pp. XLIV-XLVI.
20
A. G
ENOVESI
,
Lettere accademiche su la questione se sieno più felici gl’ignoranti,
che gli scienziati…,
in Napoli, nella stamperia Simoniana, 1764, Lettera VII, p, 80.
21
Sp1
, p. 56, nota.
22
Del Lusso. Riflessioni
, in SM, n. IV (aprile 1783), articolo IV, pp. 230, 231;
Sieguono le Riflessioni sul Lusso
, ivi, n. VI (giugno 1783), articolo VII, pp. 367, 369;
ivi, n. V (maggio 1783), articolo IV, p. 290.
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