FABRIZIO LOMONACO
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cuito» economico virtuoso che imponeva la complessa questione della
«produzione» e «circolazione» della ricchezza. Genovesi l’affrontava
denunciando la situazione di miseria e di arretratezza del Regno, cau-
sata dalla condizione servile dei contadini e dalla distribuzione della
proprietà secondo il vecchio ordine della feudalità (laica ed ecclesia-
stica) «rendiera» e, quindi, non produttrice di ricchezza. Se il lavoro
della terra «a conto d’altri» era sintomo della vera ignoranza dell’«ar-
te» agricola, le forme di affitto a lungo periodo, sostenute dall’indipen-
denza degli affittuari, potrebbero rassicurare i contadini per essere
proprietari, se non del fondo, della propria «fatica»
30
. Una condizione
psicologica e sociale, questa, in grado di promuovere le condizioni ma-
teriali dello sviluppo umano al di là della semplice produzione di sussi-
stenza. L’approdo auspicato è a un’
etica del bene
che non resta a livello
di «enunciazione di intenzioni», perché diventata un’«
etica del ben
fare
, […] impegnativa effettuazione nell’arco dell’esistenza»
31
cui l’uomo
deve concorrere con tutte le sue attività.
Nelle accurate note alla traduzione italiana dell’
Esprit des lois
di
Montesquieu l’
eroica virtù
era identificata con l’amore del pubblico
bene, «l’amor della Patria, e la disposizione dell’animo a voler sacrifi-
car tutto alla libertà» che il pur ammirato pensatore francese aveva
giudicato inutili e impraticabili nella monarchia
32
. La riflessione era
stata sollecitata dall’intenzione di mostrare i limiti del collegamento tra
monarchia e nobiltà, tipico dello stato feudale, denunciato da Geno-
vesi. Per Pagano, nel 1791, entrata in crisi la fiducia nell’impegno ri-
formistico della monarchia borbonica, è sempre più netta la sua posi-
zione antinobiliare, impegnata consapevolmente ed esplicitamente (nel
capitolo XI del
Saggio III
, assente nella prima edizione) a prendere le
distanze dalle tesi di Montesquieu, sostenitore dell’«utilità generale»
30
Ivi, pp. 21, 27, 28. Il «problema della produttività dell’agricoltura napoletana» è
al centro dell’acuta ricostruzione di G. G
ALASSO
,
Genovesi: il pensiero economico
(1977), poi in I
D
.,
La filosofia in soccorso de’ governi. La cultura napoletana del Sette-
cento
, Napoli, 1989, p. 414.
31
Così F. A
RATA
,
Antonio Genovesi. Una proposta di morale illuminista,
Venezia,
1978, p. 95.
32
Cfr.
Spirito delle leggi del signore di
MONTESQUIEU
con le note dell’abate
ANTONIO
GENOVESI
(1751), Napoli, D. Terres, 1777, t. I: cfr. nota al cap. V del lib. IV (p. 86).
Sulla fortuna di Montesquieu a Napoli e con particolare riferimento a Pagano cfr. P.
B
ERSELLI
A
MBRI
,
L’opera di Montesquieu nel Settecento italiano,
Firenze, 1960, spec.
pp. 158-159.
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