FABRIZIO LOMONACO
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In tal guisa un nuovo ordine nelle repubbliche sorge, il quale sollevasi
dalla plebe ed alla nobiltà si accosta: e questo ordine medio è il legame de’
due estremi […]; il quale, lontano da’ vizii degli estremi […] forma il soste-
gno dello Stato e somministragli i saggi politici, gl’intrepidi guerrieri, gl’il-
lustri artigiani (
Sp2
, p. 348)
34
.
Nel 1792 Pagano mostrava di intuire con finezza la crisi del proprio
tempo, il crollo di ciò che è stata efficacemente definita la «teologia am-
ministrativa», fondata sulla relazione tra legittimazione dell’ordinamento
statale, potere degli organi giurisdizionali e autorità della
scientia iuris
35
.
Dal suo specifico osservatorio, l’elogio dell’«ordine medio» rivelava an-
che l’esigenza e l’impegno di ampliare la base sociale e politica dello Sta-
to moderno, riconoscendo le nuove capacità produttive ed imprendito-
riali rese possibili dal moderno diritto di
proprietà
, proiezione esterna
dei diritti individuali e rivelazione del grado di libera operosità e di vita
etico-civile raggiunto da una nazione
36
. Nel capitolo XVIII del
Saggio V
della seconda edizione, teso a ragionare «della legge relativamente alla
proprietà» (ivi, pp. 342 sgg.), si avverte la forte esigenza di conseguire
una più adeguata definizione del tema dal punto di vista giuridico e non
solo in rapporto alla volontà negli uomini di empirica conservazione.
Anche se il piano teorico fondamentale di riferimento restava l’ordine
34
Il brano è la sintesi di quello apparso nel capitolo XIX del 1785 che significati-
vamente si estendeva nella critica alle «tante ricchezze, che coi bisogni smorzano l’atti-
vità dello spirito» (
Sp1
, p. 147) e non presentava il riferimento conclusivo agli «illustri
artigiani». Sull’«ordine mezzano» nella tradizione filosofico-politica meridionale cfr.
P
II
,
op. cit
., pp. 271-281.
35
Così R. A
JELLO
,
L’estasi della ragione. Dall’Illuminismo all’idealismo. Introduzione
alla Scienza di Filangieri
, in I
D
.,
Formalismo medievale e moderno
, Napoli, 1990, p. 126, poi
anche in
Gaetano Filangieri e l’Illuminismo europeo
, Atti del Convegno «Gaetano Filangieri
e l’Illuminismo europeo» (Vico Equense, 14-16/10/1982), Napoli, 1991, p. 92.
36
È questo, com’è noto, uno degli assi tematici dell’intera riflessione paganiana, de-
stinato, nella seconda edizione dei
Sag
gi, ad attirare numerose varianti.
L’Appendice
al
Saggio III,
che apriva il volume II (1785) della prima edizione con un capitolo dedicato
all’esame «del dritto della proprietà» (
Sp1
, pp. 1-3), veniva soppressa nel 1792 e fatta
confluire parzialmente nei capitoli finali del
Saggio III
(
Sp2
, pp. 241 sgg.). E se il capitolo
II del 1785 sull’analisi «della sorgente de’ dritti in generale, e di quello della proprietà»
(
Sp1,
pp. 3-7) veniva eliminato, il terzo («della giusta ripartizione delle possessioni», ivi,
pp. 7-8) era parzialmente riproposto nel XIX del
Saggio V
del 1792 (
Sp2,
pp. 345-346)
con la significativa esclusione del brano finale che, nel 1785, accentuava la legge dell’«or-
dine della natura intorno alla proprietà e dominio delle cose» (
Sp1
, p. 8). Le pagine del
capitolo I dell’
Appendice,
concentrate sulla definizione della proprietà come
nostreità
(ivi, pp. 2-3), ritornavano nel capitolo XVIII del
Saggio V
della seconda edizione.
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