FABRIZIO LOMONACO
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della feudalità. Al centro era la polemica contro le radicali proposte
politiche filangeriane cui opporre un diverso programma di interventi
per riformare l’ordine feudale senza però distruggere il baronaggio.
Coerente con tutto ciò risultava la rivalutazione dei «corpi intermedi»
(
maggiorascato
e
fedecommessi
) indispensabili alla difesa di una «mo-
narchia moderata» e in sintonia con le condivise teorie costituzionali-
stiche del Montesquieu. E il moderatismo di questo «riformista» meri-
dionale, diventato schietto conservatorismo, preoccupato di consoli-
dare i vantaggi della situazione presente, si identificava con le strategie
culturali della «Scelta». Nella segnalazione era ampio e documentato il
commento alle tesi del Grippa, elogiato per la serietà ed acutezza delle
sue riflessioni in grado di assicurare un contributo critico originale alle
proposte filangeriane sulla «nuova ripartizione da farsi delle giudicia-
rie funzioni per gli affari criminali», su «un Progetto di riforma da farsi
nella ripartizione della podestà giudiziaria nelle Provincie del Re-
gno»
53
. Né diverso tono elogiativo la «Scelta» adottava nella stessa ‘se-
zione’ del numero del 1784 per segnalare la
Lettera Apologetica del
Principe di Strongoli al Dotto Sr. D. Giuseppe Grippa circa l’Opera del
Cav. D. Gaetano Filangieri
(1784). Anche questo interprete – al pari di
Grippa – aderiva a una posizione politica moderata, convinto che non
si dovesse sovvertire il sistema feudale, eliminando il potere baronale.
Una lettura sottolineata e in parte condivisa nella segnalazione che
esaltava la testimonianza del principe, utile a dare «una più limitata
estensione» alle tesi della
Scienza
filangeriana – contrarie, in alcuni ca-
si, a «una utile amministrazione, ed alla natura del governo monarchi-
co» – ma avendo sempre «in vista il pubblico bene, e non già alcun
privato interesse, da cui nella sincerità del suo animo, e nella integrità
del suo carattere non potrebbe giammai esser sedotto […]»
54
.
Tuttavia, la sfida ai riformatori moderati veniva rilanciata dalla for-
tuna europea di Filangieri, alimentata dai suoi rapporti personali con
Franklin e i fratelli delle logge massoniche di Napoli e delle
Neuf
53
Ivi, n. XII (dicembre 1784), «Notizie Letterarie Patrie», pp. 832-833. Sul Grippa e
la polemica con Filangieri dopo i magistrali studi di N. Cortese e F. Venturi si vedano le
innovative pagine di P. V
ILLANI
(
Un oppositore di Filangieri: G. Grippa, professore nelle
scuole di Salerno
[1966], poi ampliato in I
D
.,
Il dibattito sulla feudalità nel Regno di
Napoli dal Genovesi al Canosa
, in
Saggi e ricerche sul Settecento
, Napoli, 1968, in partic.
pp. 269-273, 286-291) e, da ultimo, i richiami in V. F
ERRONE
,
La società giusta ed equa.
Repubblicanesimo e diritti dell’uomo in Gaetano Filangieri
, Roma-Bari, 2003, pp. 51-52.
54
SM, n. XII (dicembre 1784), «Notizie Letterarie Patrie», p. 833.