canto, diviene
anima
, «veicolo della vita»
50
, nel sangue; diviene
animo
,
«veicolo del senso»
51
, quando, «penetrando attraverso i nervi ne agita
l’umore e ne distende, gonfia e contorce le fibre»
52
. Si ha dunque una
progressione, non solo quantitativa, che dall’aria, mano sensibile di Dio
e
machina
comune d’ogni moto
53
, procede alla caratterizzazione del
principio vitale, l’anima, e, da questo, perviene alla definizione dell’ani-
mo, estrema origine dell’umanità e discrimine ultimo col mondo ferino:
«con l’anima viviamo, con l’animo sentiamo», scrive Vico richiamando
il nome di Lucrezio
54
, cosicché gli uomini, a differenza degli animali,
«possiedono un principio interno di movimento, appunto l’animo, che
è in grado di muoversi spontaneamente [
libere
, ‘liberamente’]»
55
. Vico
pone quindi un dislivello, morale e metafisico, fra anima e animo, disli-
vello che va sì a diversificare le prime due componenti del nostro spiri-
to, ma che matura anche all’interno della comune matrice fornita dal-
l’elemento aereo
56
. La progressione verso la piena immaterialità della
mens
si ferma poi, nel capitolo VI del
De antiquissima
, sul malagevole
equilibrio di parentela e distinzione con l’aspetto corporeo dell’uomo
già stabilito attraverso la gradazione che dalla materialità dell’
aër
approda all’immortalità dell’
animus
.
GERI CERCHIAI
106
50
De ant
., p. 97.
51
Ibid.
52
Ibid.
53
Cfr. ivi, p. 95. Uno studio sul valore delle diverse occorrenze del termine
machi-
na
in Vico è fornito da M. V
ENEZIANI
, Machina
negli scritti di Vico
, in
Machina. XI
Colloquio Internazionale, Roma, 8-10 gennaio 2004
, a cura di M. Veneziani, Firenze,
2005, pp. 461-475.
54
Cfr.
De ant
., p. 97. Sulle influenze epicuree e lucreziane in Vico si veda lo scritto
di P. G
IRARD
,
La tradizione epicurea e lucreziana nella filosofia di Giambattista Vico
, in
«Quaderni materialisti» V (2006), pp. 161-182. Oltre alla bibliografia menzionata in
questo studio, rimando anche a U. P
IZZANI
,
Presenze lucreziane nel giovane Vico
, in
Letterature comparate: problemi e metodi. Studi in onore di Ettore Paratore
, 3 voll.,
Bologna, 1981, vol. III, pp. 1425-1449; I
D
.,
Ancora sulla distinzione lucreziana fra ‘ani-
mus’ e ‘anima’ nella interpretazione di Giambattista Vico
, in «Vichiana» XIII (1984), pp.
135-155; I
D
.,
Le ascendenze classiche della psicologia vichiana nel ‘De antiquissima italo-
rum sapientia’ con particolare riferimento a Lucrezio
, in
Homo sapiens, homo humanus
,
2 voll., a cura di G. Tarugi, Firenze, 1990, vol. II, pp. 151-169.
55
De ant
., p. 101.
56
Scrive Vico nella
Prima risposta
: «come il movimento comune dell’aria diventa
proprio e vero moto della fiamma, della pianta, della bestia, mercé delle particolari
macchine onde ciascuna di queste cose particolari ha la propria sua forma; così il divin
volere diventa proprio e vero moto della nostra volontà» (
Risp. I
, p. 142).
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