III
DEPOTENZIAMENTO DEL COGITO E ‘DISAPPARTENENZA’
DELL’IO. IN MARGINE AL
DE ANTIQUISSIMA
1. Uno dei motivi, forse fra i più significativi, che giustificano la rilevan-
za accordata al
De antiquissima
(1710) nel quadro complessivo della
filosofia di Vico, va ritrovato nel fatto che in quest’opera viene più
distesamente definito e argomentato il criterio vichiano di verità, fon-
dato sulla reciprocità di
verum
e
factum
, che – come lo stesso autore ci
informa – era già stato enunciato nel 1708, nel
De ratione
1
. La dimostra-
zione di questo principio viene condotta da Vico con lo stile tipico di
un pensiero relazionale che dialoga non soltanto con un’«antichissima»
e ‘riposta’ sapienza italica – un’idea qui assunta, ma poi in seguito rifiu-
tata
2
, «soppiantata da bestiali esordi»
3
– e con la lingua (quella latina)
nella quale le gemme di quel sapere si sono depositate e sedimentate,
1
«Possiamo dimostrare le verità geometriche perché le facciamo; se potessimo
dimostrare quelle fisiche, le faremmo [
geometrica demonstramus, quia facimus; si physi-
ca demonstrare possemus, faceremus
]». Questa autocitazione dal
De nostri temporis stu-
diorum ratione
(in G. V
ICO
,
Opere
, 2 voll., a cura di A. Battistini, Milano 2001
3
, tomo
I, cap. IV, p. 116, per il testo latino) si trova nel
De antiquissima italorum sapientia ex
linguae latinae originibus eruenda
[d’ora in poi:
De ant
.], a cura di M. Sanna, tr. it. con
testo a fronte, Roma, 2005, cap. III, pp. 54-55 (assumiamo qui la versione italiana del
brano data in quest’ultimo luogo da Manuela Sanna).
2
Cfr. su ciò le sintetiche ed efficaci pagine di P. R
OSSI
,
Le sterminate antichità e
nuovi saggi vichiani
, Firenze, 1999, pp. 18 sgg.
3
M. S
ANNA
,
Introduzione
a
De ant
., p. XXI. Questo denso saggio introduttivo della
Sanna (pp. XVII-XXXV) rappresenta un’approfondita e perciò utilissima mappa sto-
rico-documentaria e teoretico-problematica del
De ant
. Per indagini tematiche su que-
st’opera vichiana cfr.
Sachkommentar zu Giambattista Vico ‘Liber metaphysicus’
, hrsg. v.
S. Otto u. H. Viechtbauer, München, 1985;
Studi sul ‘De antiquissima italorum sapien-
tia’ di Vico
, a cura di G. Matteucci, Macerata, 2002.
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