SU UN RITRATTO APOCRIFO DI VICO
DIFFUSISSIMO IN RETE*
Cyber/welt/klugheit –
potrebbe essere una parola ben scelta, pensando
all’antropologia kantiana, per descrivere la pratica del mondo di inter-
net, l’esperienza necessaria a selezionare scovare e schivare le informa-
zioni della rete che di questi tempi si richiede forse a tutti e per ogni
scopo consueto, ma anche (e in qualche caso in modo particolare) agli
studiosi nell’esercizio del loro mestiere. Nella sua massima ambizione,
la piccola storia illustrata proposta di seguito potrebbe aspirare ad
accreditarsi come un minimo contributo a questa nuova esperienza del
mondo; più realisticamente, essa è per un verso un avviso utile a non
perpetuare un errore e per altro verso il semplice resoconto di un fatto
dei tempi presenti, che consapevolmente si espone alla mancanza di
non saper fornire tutte le risposte alle domande che solleva.
I fatti sono i seguenti. Il lavoro per il nuovo «Portale Vico» curato
dall’ISPF ha indotto ad avviare pratiche di monitoraggio della rete
molto più sistematiche che non in passato. Se l’ambizione del portale è
di essere il più ampio punto di raccolta per le risorse vichiane online
1
,
ciò comporta necessariamente la verifica costante degli aggiornamenti,
* Con piccole modifiche per adattarla al diverso formato, si ripubblica qui una nota
apparsa nell’ultimo numero della rivista elettronica «Laboratorio dell’ISPF» VI (2009)
1-2, pp. 56-68,
2009_picaciamarraleonardo_ritratto.pdf. La decisione di stamparla anche su carta e
inserirla così nella circolazione specialistica di questo «Bollettino» si deve al prof. Ful-
vio Tessitore, nell’intento di opporre il più ampio contrasto alla diffusione dell’errore
qui denunciato [N. d. R.].
1
Cfr.
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