rationalité posée
a priori
par la raison» (p. 226), che caratterizza i costumi e le
pratiche che le nazioni hanno in comune fra di loro, e le caratterizza in quanto
principio alla base di questi. E la razionalità dell’azione politica esercitata dal
senso comune è tale grazie all’azione determinante compiuta dall’educazione
nella costituzione stessa del senso comune. «Développer le ‘sens commun’ ce
n’est donc en rien empécher le triomphe de la raison, mais au contraire assurer
un tel triomphe» (p. 357). Disfunzioni e funzioni organiche di questo movi-
mento vengono mostrate tra le pagine del capitolo dedicato alla «Logique du
conflit et liberté» dove, soffermandosi sullo sviluppo della
storia ideale eterna
,
si riprende un tema già affrontato altrove dall’A., cioè la necessità che lo stru-
mento in grado di rendere comprensibile alla ragione lo sviluppo della comu-
nità sia al tempo stesso riconoscibile come la causa dello sviluppo della nazio-
ne. E questo strumento viene ritrovato nel concetto di
conflitto,
privo di qual-
siasi realtà storica ma in realtà espressione di uno sviluppo che consente a Vico
di mettere a punto una definizione nuova della nozione di
politica,
fondata sul
motore della
storia ideale eterna,
forte di una tale concezione del conflitto, che
regola anche il rapporto tra ragione e libertà. Dal quale scaturisce una nozione
di azione politica che viene alla luce a partire da una precisa arte diagnostica,
che Girard prende in considerazione anche nei suoi effetti principali nell’am-
biente teorico dell’illuminismo napoletano. E qui trova posto la Pratica in
quanto vero obiettivo di terapia politica; prospettiva auspicabile della nuova
scienza, la pratica «doit considérer le cadre de la communauté comme le seul
possibile pour une action politique effective sur le ‘cours des nations’» (p. 343).
M
ANUELA
S
ANNA
L’eresia della libertà. Omaggio a Paolo Cristofolini
, a cura di C. Piazzesi, M.
Priarolo e M. Sanna, Pisa, ETS, 2008, pp. 267.
È un volume bello ed intenso questo che amici, colleghi ed allievi hanno
offerto a Paolo Cristofolini in occasione del suo pensionamento, un sentito
quanto emozionante «festeggiamento» – come spiegano le curatrici nella
Pre-
messa
– pensato e voluto in quello stesso spirito antiaccademico di cui Cristo-
folini stesso si è sempre fatto portavoce, trasmettendo «insieme conoscenze ed
emozioni», ed incitando chi con lui condivideva l’amore e la curiosità per la
ricerca «a crescere intellettualmente mantenendo intatta la vibrazione di
un’autenticità gioiosa e vitale» (p. 7).
D’altronde lo spirito che ha animato questa iniziativa lo si coglie nel titolo
stesso del volume, che si presenta come un
omaggio
– sentito, sincero, affet-
RECENSIONI
146
1...,136,137,138,139,140,141,142,143,144,145 147,148,149,150,151,152,153,154,155,156,...196