specializzazione», condizione essenziale di avanzamento nella ricerca
scientifica. Nell’avvertito suo impianto interdisciplinare la cultura con-
temporanea
9
ha stimolato, anche nelle ricerche su Vico, l’arricchimen-
to e non la superficiale improvvisazione intellettuale, mai rinnegando
quel moto di
plurificazione e cooperazione del sapere
, argomentato in un
notevole saggio del 1965
10
.
Libero dai condizionamenti di un precostituito indirizzo, il «Bollet-
tino» non ha voluto mai essere eclettico o equidistante, teso, cioè, solo
ad attingere o scimmiottare temi e programmi di ricerca dall’esterno.
Esclusa l’accoglienza acritica di qualsiasi opinione e dell’impreparato
dilettante, ha richiamato, invece, al senso di responsabilità e al «dove-
re del giudizio». È il caso dell’«attualità» di Vico, tema al centro degli
interessi della storiografia vichiana proprio in occasione del tricentena-
rio. Le ragioni della presenza del filosofo della
Scienza nuova
nelle più
rappresentative tendenze storico-culturali del Novecento italiano ed
europeo hanno richiesto, direttamente e no, che l’
attualità
del suo pen-
siero non fosse da intendere quale testimonianza di un legame esplici-
to con il presente. Si è trattato, invece, di comprendere la carica di vita-
lità e di interesse con cui gli studi contemporanei (soprattutto quelli di
sociologia della conoscenza, di fenomenologia e di marxismo teorico)
hanno cercato di capire il significato di quel pensiero nel proprio
tempo, valutandone correttamente l’«eredità» senza sterili strumenta-
lizzazioni o infruttuose sopravvalutazioni. Solo con l’acquisizione criti-
ca di un’esperienza speculativa degna del nome, la rozza manipolazio-
ne della filosofia di Vico – segno pur positivo di un’esperienza cultural-
mente viva – ha potuto far spazio alla vera
attualità
di un pensatore che
non ha anticipato profeticamente il dibattito culturale sulla
scienza
con-
temporanea, ma lo ha reso inconsapevolmente possibile con l’introdu-
zione di novità conoscitive nel campo delle relazioni con il linguaggio
mitico, dei rapporti tra pensiero e società, riflessione e fantasia poetica,
parola e idea
11
. Il riferimento polemico, in Piovani, era a quegli studi di
matrice anglo-americana che, negli anni Settanta, avevano riaperto il
discorso su Vico con finalità in un primo momento esplorative, tese,
I QUARANT’ANNI DEL «BOLLETTINO DEL CENTRO DI STUDI VICHIANI»
15
9
Ivi, pp. 6-7.
10
I
D
.,
Plurificazione e cooperazione del sapere
(1965), poi in Atti del XX Congresso
nazionale di filosofia (Perugia, 1965), Firenze, 1967, p. 398.
11
Così I
D
.,
Per gli studi vichiani
(1969), poi in
La filosofia nuova di Vico
, cit., pp.
395-397.
1...,5,6,7,8,9,10,11,12,13,14 16,17,18,19,20,21,22,23,24,25,...196