18. L
ENCI
Mauro,
Le metamorfosi del-
l’antilluminismo. Aspetti ed itinerari del
dibattito sui Lumi nella storia del pensiero
politico
, Pisa, Plus-Pisa University P.,
2007, pp. 373.
Un libro che, come questo, si pro-
ponga un’indagine diacronica così taglia-
ta e così estesa – i percorsi dell’antillumi-
nismo attraverso più di tre secoli di rifles-
sione politica – non può che procedere
con parzialità. E il terzo capitolo («Le
origini dell’antilluminismo: Bossuet e i
cattolici francesi, Swift, Vico, Rousseau,
Tucker ed Herder», pp. 53-74), teso a
cogliere alcune voci di dissenso e di rifiu-
to già nel pieno fulgore dell’età dei Lumi,
si apre con la dichiarata consapevolezza
dei rischi di eccessiva semplificazione, ma
insieme con l’intento «di percepire uno
stato d’animo, un atteggiamento di
sostanziale rifiuto del mondo nuovo che
andava configurandosi» (p. 53). Gli auto-
ri elencati nel titolo sono chiamati a testi-
monianza di questo rifiuto soprattutto su
un punto, quello dell’
individualismo
nelle
sue diverse accezioni e sfumature, con-
vergenti comunque, alla fine del secolo
XVIII, nelle rivendicazioni politiche rivo-
luzionarie. Vico in questo
excursus
com-
pare, assai fuggevolmente, come sosteni-
tore degli antichi contro i moderni,
«manifestando la sua predilezione, con-
tro le scienze sperimentali, per le discipli-
ne umanistiche e per la storia, questa sì, la
vera scienza nuova» (p. 55). L’op-
posizione vichiana a Cartesio, come quel-
la a Grozio, Selden, Pufendorf, Hobbes,
Spinoza, Bayle e Locke, sarebbe in ultima
analisi motivata dal comune riferimento
teorico di questi autori al «germe corrut-
tore» dell’individualismo, e, insieme, da
un forte appello alla religione cattolica
(p. 57).
[M. R.]
19. M
ALI
Joseph,
Historical Conscious-
ness Revisited: From Vico’s Mythology to
Funkenstein’s Methodology,
in
Thinking
Impossibilities: The Intellectual Legacy of
Amos Funkenstein
, ed. by D. Biale and
R.Westman, Toronto, University of
Toronto P., 2008, pp. 207-226.
Radici e valenze del concetto di
«coscienza storica» sviluppato dallo stori-
co del pensiero ebraico Amos Funken-
stein sono esaminate in questo saggio con
speciale riferimento al confronto con la
filosofia di Vico, mediante il quale
Funkenstein – argomenta Mali – giunge
appunto a «definire la coscienza storica
come una forma distinta di consapevolez-
za storica» (pp. 209-210). Per Funken-
stein, in particolare, l’idea di una coscien-
za della storicità che non è ancora scienti-
fica conoscenza storica segna in radice la
cultura ebraica. Penetrare questo strato
prescientifico richiede però una metodo-
logia adeguata, il cui «principale postula-
to […] è che ogni spiegazione delle socie-
tà passate o primitive deve includere sem-
pre […] un tentativo di recuperare e
interpretare i loro miti dal punto di vista
dei loro autori, se non anche assumere
precisamente la forma di un siffatto tenta-
tivo». Appunto nella prospettiva di un
«lavoro sul mito», l’idea vichiana che «le
unità storiche, come i periodi o le società,
consistono nei loro ‘miti’ specifici», al
pari della «definizione del mito da parte
di Vico come […]
vera narratio
della vita
e della storia umana», assumono – come
dimostra Mali – una «importanza cruciale
per la teoria della coscienza storica di
Funkenstein» (pp. 210-211).
[L. P. C.]
20. M
AZZOTTA
Giuseppe,
Giambat-
tista Vico (1668-1744)
, in
Encyclopedia of
AVVISATORE BIBLIOGRAFICO
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