3. La scomparsa, nell’agosto 1980, di Pietro Piovani, di uno studioso che
aveva così informato fortemente di sé tutta la prima serie del «Bolletti-
no», non lasciava un vuoto. L’identità di un lavoro teorico-storiografico,
praticato
in proprio
ma sempre fedele a quell’esigenza di cooperazione
con gli
altri
– che era stata una delle ragioni della nascita del «Bollettino»
– stringeva ancor di più antichi e nuovi collaboratori alla rivista che, dal
1981, conosceva una fase di inevitabile riassestamento teorico e organiz-
zativo. Ricostituita la direzione con Giuseppe Giarrizzo e Fulvio Tessi-
tore, furono istituiti un ‘comitato di redazione’ (composto da Giuseppe
Cacciatore, Giuseppe Cantillo, Riccardo Maisano ed Enrico Nuzzo) e
una sede redazionale presso la neonata Fondazione ‘Pietro Piovani per
gli Studi Vichiani’ di Napoli. I primi numeri della seconda serie (1981-
1990), pubblicati dall’editore napoletano ‘Bibliopolis’ in una nuova veste
grafica che anche cromaticamente si volle differenziare dalla precedente,
risultarono ampliati nelle pagine, ma immutati nell’interna articolazione.
Aperto da un contributo del Tessitore alla
Bibliografia vichiana di Pietro
Piovani
62
, il numero del 1981 era un omaggio al maestro e all’
exemplum
di un’assai fine e inimitabile teoresi praticata liberamente nel campo della
storia delle idee che aveva segnato un’intera generazioni di studiosi; era,
altresì, una ricognizione del lavoro svolto che si intendeva sviluppare, per
aggiornare – con Piovani e oltre Piovani – il nesso (
naturaliter
vichiano)
tra l’impegno storico-filologico rinnovato e l’indagine teorica su Vico, nei
suoi
testi
e nel suo
tempo
. In tale aspirazione mi sembra convergano le
principali linee di ricerca dei primi numeri della seconda serie, tesi,
innanzitutto, a incoraggiare una nuova fase dello studio sul linguaggio tra
diritto, politica e storia.
Gli anni immediatamente successivi hanno promosso un amplia-
mento dell’orizzonte problematico e dei suoi contenuti, riflesso e, insie-
me, proiezione teorica del lavoro critico-filologico (ancora in corso)
sulle
Opere.
Felicemente avviato nel primo decennio di vita della rivi-
sta, il progetto di edizione critica delle opere conosceva risultati signi-
ficativi. Il «Bollettino» del 1986 pubblicava, infatti, i lavori preparatori
del Visconti alla ristampa degli scritti minori come l’«allocuzione»
Per
le nozze regali di Carlo di Borbone con Maria Amalia di Walburga
, ricca
di importanti annotazioni storico-critiche del curatore, Gian Galeazzo
Visconti, sul tema delle «antichità germaniche». Sondaggi e prove di
edizione del Vico latino avevano già offerto, nel 1981, i lavori di tradu-
I QUARANT’ANNI DEL «BOLLETTINO DEL CENTRO DI STUDI VICHIANI»
37
62
F. T
ESSITORE
,
La bibliografia vichiana di Pietro Piovani
, ivi XI (1981), pp. 5-12.
1...,27,28,29,30,31,32,33,34,35,36 38,39,40,41,42,43,44,45,46,47,...196