ricerca che ha continuato il disegno piovaniano, innovandolo dall’in-
terno con sondaggi e analisi testuali ricche di questioni ermeneutiche
nuove, legate, innanzitutto, alla storia delle complesse tappe di avvici-
namento al testo a stampa. A documentarla, nel «Bollettino», ha contri-
buito il lavoro di Daniela Rotoli che, nel 1994-1995, assunta a campio-
ne la sezione delle
Degnità
, ha studiato le varianti di
Cinque esemplari
postillati
, discutendone i possibili abbinamenti cronologici e teorici con
Correzioni, Miglioramenti ed Aggiunte Terze
e
Quarte
che impongono
al testo significative integrazioni e/o sostituzioni di parti.
Intimamente correlate ai progressi dell’impegno critico-filologico
sono state, nel «Bollettino» della seconda serie, le scelte di studio, tese
a perseguire una «storicizzazione della filosofia e della cultura» del filo-
sofo napoletano. Di qui l’impegno a decifrare il complesso «problema
Vico» nel contesto europeo della Napoli del suo tempo, con un’«impo-
stazione sempre più
kulturgeschichtlich
» che ha riproposto il nesso tra
«ricerca storica e storia della storiografia», rinnovando, così, un con-
trassegno importante della cultura italiana novecentesca
68
. Non a caso,
nel «Bollettino» tra i primi anni Ottanta e i Novanta, si è incrementata
non solo la quantità dei saggi e delle «Schede e Spunti» ma, soprattut-
to, la parte informativa e critico-bibliografica. Ad occupare quasi un
quarto di ogni fascicolo sono state le sezioni delle «Recensioni» e degli
«Avvisi Bibliografici», impegnate nell’attenta ricognizione della più
recente letteratura nazionale e internazionale, lavoro che, da oltre un
ventennio, ha coinvolto e coinvolge studiosi accreditati e più giovani
ricercatori, diretti e indiretti allievi del Tessitore
69
. Di quest’ultimo è
opportuno ricordare interventi significativi (condivisi nelle finalità teo-
riche e storiografiche da uno storico di eccezionali capacità come
Giarrizzo) che hanno preliminarmente mirato a sottrarre la questione
Vico oggi
dagli schemi di interpretazione e di classificazione per scuole
FABRIZIO LOMONACO
40
68
Così F. T
ESSITORE
,
Vent’anni
, ivi XX (1990), p. 7; cfr. I
D
., [Presentazione di] Atti
del Convegno su «Pensiero e vita civile nella Napoli del Seicento», ivi XVI (1986), pp.
5-6.
69
Anche un confronto tra i dati quantitativi relativi alle prime tre decadi della rivi-
sta è significativo: se tra il 1971 e il 1981 gli ‘avvisi’ risultano 422, nella seconda deca-
de salgono a 540, mentre nel decennio 1991-2000 raggiungono quota 749. Analogo,
progressivo incremento conoscono i contenuti delle altre sezioni storiche del «Bollet-
tino»: i
Saggi, Schede e Spunti
e
Recensioni
, rispettivamente 44, 84 e 75 (per un totale
di pagine 2168) nel decennio 1971-1980; 38, 56 e 47 (per un totale di pagine 2624) tra
il 1981 e il 1990; 47, 34 e 89, (per un totale di pagine 2311) nel decennio 1991-2000.
1...,30,31,32,33,34,35,36,37,38,39 41,42,43,44,45,46,47,48,49,50,...196