sta lettura, tuttavia, senza «entrare nel merito» della «modernità filoso-
fica», ha trovato il proprio criterio di orientamento nel «
senso comune
del
mondo civile cristiano
», in una verità che può diventare
pratica
«nel-
l’introduzione pedagogica della gioventù ad un vivere
d’un’onesta e giu-
sta umanità
nel mondo delle nazioni», nella «ricostruzione etico-politi-
ca del
mondo civile
al cospetto degli uomini in quanto immagine di
Dio»
100
. In tale conclusione è stato opportunamente notato, proprio dal
Cacciatore, il ricorso all’interpretazione di Voegelin che il «Bollettino»
del 1990 ha richiamato e discusso, nei saggi di Gianfrancesco Zanetti e
di Riccardo Caporali, quest’ultimo impegnato a discutere, proprio con
riferimento alle pagine dello studioso tedesco, la proposta di una rilet-
tura di Vico, nel «
classico
e senza il
moderno
»
101
.
L’esigenza di una «storicizzazione» di Vico, di un’interpretazione
che valga a inserirlo nella realtà culturale a lui contemporanea, è stata
sempre più soddisfatta dall’indagine filosofica e storiografica, nella
consapevolezza, però, che all’esigenza di superare l’antico mito del-
l’«isolamento» si risponda ricostruendo adeguatamente «dall’interno la
storia della mente» del filosofo, non già istituendo fra questa storia e
quella generale della cultura del suo tempo collegamenti e rapporti
estrinseci o di pura coincidenza
102
. Riferire il pensiero vichiano alla sto-
ria europea dei suoi anni non significa continuare solo a individuarne
le fonti dirette ed indirette. Si tratta, invece, di indagare anche le origi-
ni ed il senso di quelle fonti, di meglio conoscere il retroscena di certe
soluzioni e riferirle a precisi intrecci e situazioni storico-culturali. Dopo
le civili, garbate polemiche tra Berlin e Aarsleff sull’«originalità» del
FABRIZIO LOMONACO
58
100
J. G
EBHARDT
,
Sensus communis: Vico e la tradizione europea antica
, ivi XXII-
XXIII (1992-1993), pp. 44, 63-64. Sul tema è opportuno segnalare il contributo offer-
to da F. T
ESSITORE
,
Senso comune
,
teologia della storia e storicismo in Giambattista Vico
(1999), apparso anche come
Introduzione
a
Giambattista Vico
, a cura di F. Tessitore e
M. Sanna, Roma, 2000, pp. III-XXV (con un’«Avvertenza» alle pp. XXVII-XXIX);
ripubblicato in
Pensar para el nuevo siglo. Giambattista Vico y la cultura europea
, 3 voll.,
editores E. Hidalgo-Serna, M. Marassi, J. M. Sevilla, J. Villalobos, vol. II, Napoli, 2001,
pp. 537-570, poi in F. T
ESSITORE
,
Nuovi contributi alla storia e alla teoria dello storici-
smo
, cit., pp. 7-33.
101
G. Z
ANETTI
,
Vico, pensatore antimoderno. L’interpretazione di Eric Voegelin
, ivi
XX (1990), pp. 185-194 e R. C
APORALI
,
Vico in Voegelin
, ivi, p. 197. Di C
ACCIATORE
si
veda il saggio su
Gli studi su Vico fuori d’Italia nelle ricerche del «Centro di Studi
Vichiani»
, in
Giambattista Vico nel suo tempo e nel nostro
, a cura di M. Agrimi, Napoli,
1999, p. 568 e nota.
102
Così G. G
ALASSO
,
Il Vico di Giarrizzo e un itinerario alternativo
, cit., p. 204.
1...,48,49,50,51,52,53,54,55,56,57 59,60,61,62,63,64,65,66,67,68,...196