filosofo napoletano e quelle di Paolo Rossi con Garin prima, e con
Caporali e Cristofolini poi, sui «contemporanei di Vico», il tema, se-
gnalato da me tra il 1984 e il 1999 in tutte le principali posizioni
103
, è
ritornato nelle aggiornate riflessioni del Cacciatore, attento, nel
«Bollettino» del 1996-1997, a sollevare (in collaborazione con Silvia
Caianiello) non poche perplessità sulla tesi troppo rigidamente defini-
toria e dicotomica del Vico «an Anti-Modern» di Mark Lilla e a inter-
venire (con Tessitore) sulle rinnovate, stucchevoli tensioni tra «devoti»
e «iconoclasti» di Vico, entrambi, consapevolmente o no, ancora den-
tro l’esegesi nicoliniana sia pure per negarla, quando si fanno difensori
di un pensatore «pagano e barbaro»
104
. Interessanti sono i temi emersi
del «ricorso» e della «decadenza», della legge dell’ordine di cui l’uomo
vichiano cerca la
verità
nella
certezza
. Qui si fa esperienza della
religio
vichiana, intrisa di profondo agostiniano pessimismo etico che toglie
alla storia il suo determinismo teleologico e la affida, senza salvarla, alla
teologia
, quale «teologia civile ragionata». Né meno rilevante è stata ed
è l’esigenza di rivendicare un legittimo spazio alla rifondazione critica
e rigorosa dell’approccio «storicistico» alla filosofia di Vico, lontano
dalle schematiche contrapposizioni di tesi, dalla periodica riproduzio-
ne di astoriche e spericolate interpretazioni unilaterali come quelle
ideologicamente condizionate dall’«‘ossessivo spettro’ del mito del pri-
mato della filosofia italiana»
105
. Se Vico non è un capitolo dello storici-
smo, è certo parte della sua storia, come attestano le interpretazioni che
ha ricevuto su fronti distinti, diventando uno dei fondatori del conosce-
re storico moderno, portato a maturità dalla «filosofia» dello «storici-
smo critico-problematico», aperto costitutivamente all’avvenire senza
I QUARANT’ANNI DEL «BOLLETTINO DEL CENTRO DI STUDI VICHIANI»
59
103
Cfr. in questo «Bollettino» XIV-XV (1984-1985), pp. 395, 408-409; XVII-XVIII
(1987-1988), pp. 349, 371-372; XX (1990), p. 282; XXVIII-XXIX (1998-1999), pp.
380-381, 384-386. Sulla complessa e certo assai abusata questione dell’opposizione di
Vico alla «modernità» ha acutamente discusso E. N
UZZO
, intervenendo
Su recenti testi
vichiani di Andrea Battistini
, ivi XXVIII-XXIX (1998-1999), in partic. pp. 249-251.
104
G. C
ACCIATORE
- S. C
AIANIELLO
,
Vico anti-moderno?
, ivi XXVI-XXVII (1996-
1997), pp. 205-207, 217-218; G. C
ACCIATORE
- F. T
ESSITORE
,
Alcuni ‘storicisti’ tra ‘devo-
ti’ e ‘iconoclasti’ vichiani
, ivi XXVI-XXVII (1996-1997), pp. 219-225; P. C
RISTOFOLINI
,
Vico ‘pagano’ e ‘barbaro’
, ivi XXVIII-XXIX (1998-1999), in partic. pp. 71-79.
105
G. C
ACCIATORE
- F. T
ESSITORE
,
Alcuni ‘storicisti’ tra ‘devoti’ e ‘iconoclasti’ vichia-
ni
, cit., p. 224.
1...,49,50,51,52,53,54,55,56,57,58 60,61,62,63,64,65,66,67,68,69,...196