cumentate ricognizioni di Sergio Zoli sulla Cina in Vico e Bayle, di
Paolo Villani sugli
studi vichiani in Giappone
, ospitate rispettivamente
nei «Bollettini» del 1987-1988 e del 1989, è stato significativo il contri-
buto di Tadao Uemura su
Vico nella crisi delle scienze europee
nel «Bol-
lettino» del 2008, testimonianza delle sue ben note ricerche. Il saggio
anticipa la relazione letta al Convegno internazionale su «Vico e
l’Oriente: Cina, Giappone, Corea» (Napoli, 10-12 novembre 2005), de-
dicato alla ricognizione critica degli interessi di Vico per l’Oriente e
dell’Oriente per Vico nell’attuale ripensamento dei temi e delle pro-
spettive della filosofia occidentale (il rapporto tra linguaggio e pensie-
ro, tra immagini e scrittura, la questione della religione e i limiti del
pensiero scientifico, la possibilità di una «storia universale» dell’uma-
nità) in paesi che, negli ultimi decenni, hanno prodotto una notevole
quantità di antologie, saggi monografici a sostegno di fortunate tradu-
zioni (del
De ratione
e del
De antiquissima
, della
Scienza nuova
e del-
l’
Autobiografia
). Apparsi nel 2008, gli
Atti
sono stati anticipati, nel
«Bollettino» del 2004, dall’aggiornato saggio di Masini su
Vico in Cina
e la Cina in Vico
. La documentata ricognizione indaga le ragioni del
rapporto del filosofo napoletano con la presunta «mostruosa antichità»
dei cinesi e delle loro lingue parlate monosillabiche, traccia dell’esisten-
za di uno stadio primordiale dell’evoluzione linguistica dell’uomo, ri-
conducibile alla fase della scrittura «ideografica» e compatibile con la
nuova cronologia vichiana. Una compatibilità, questa, che ha certo
pesato positivamente sulla fortuna del filosofo napoletano nella Cina
continentale e in Taiwan a partire dal primo Novecento e orientati,
auspice Croce, prevalentemente sull’estetica o sulla cultura medievale,
sulla storia sociale e la filosofia della storia, poco sensibili, quindi, al
tema delle presenze della cultura religiosa nel pensiero vichiano
109
.
Ripensato in maniera rigorosa il Vico del Duemila nel «Bollettino»
ha offerto agli studiosi campi del sapere sempre più ricchi e vari den-
tro il suo tempo che si identifica con l’età dei Lumi e i suoi problemi di
metafisica e fisica, di morale, politica e scienze della natura. È quanto
hanno documentato, nel 2003, gli
Atti
di un Convegno svoltosi (nel
2002) presso la Fondazione Cini, quinto degli annuali appuntamenti di
studio previsti da una Convenzione con il «Center for XVIIth and
I QUARANT’ANNI DEL «BOLLETTINO DEL CENTRO DI STUDI VICHIANI»
61
109
F. M
ASINI
,
Vico in Cina e la Cina in Vico
, ivi XXXIV (2004), p. 271; cfr.
Vico e
l’Oriente: Cina, Giappone, Corea
. Atti del Convegno internazionale (Napoli, 10-12
novembre 2005), a cura di D. Armando, F. Masini, M. Sanna, Roma, 2008.
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