non solo parlata ma anche ‘scritta’ sulla
materia
viva del
corpo
con ca-
ratteri immaginativi e iconologici, esperti della parola e del suo interno,
invalicabile confine; tutti temi, questi, al centro delle stimolanti ricer-
che raccolte in volume dal Vitiello nel 2008 e oggetto di
Note
di
Cacciari, Cacciatore, Nuzzo, Sanna, Sini e Tessitore nel «Bollettino» del
2009
136
. Dalla riflessione dell’A. commentato e discusso sono emerse le
aporetiche matrici neoplatoniche e cristiane-agostiniane del filosofare
vichiano, le sue feconde esigenze di conciliazione tra
ordine
e storia,
verum
e
certum
, lingua eroica e nuova
mathesis universalis
. In tali que-
stioni si esprimono le aspirazioni del filosofo a non veder vanificata nella
molteplicità degli orientamenti speculativi l’attesa di un coordinamento
che porti a sistemare le intuizioni, gli scandagli e gli scavi operati in tute
le direzioni scientificamente legittime. È, del resto, la stessa esigenza di
unificazione espressa nel
De ratione
, quando, dinanzi alla crisi della
sapienza del suo tempo, avvilita dal razionalismo deduttivo e pedagogi-
camente inaridito, Vico esalta la funzione delle Università, le sole in
grado di realizzare un
universo
di saperi che ne eviti la dispersione.
Sistemazione critica e coordinamento delle ricerche sono stati alla
base di tutte le scelte teoriche e storiografiche del «Bollettino», del
lavoro rinnovato e coincidente – agli esordi della terza serie – con il
cambio dell’edizione (affidata alle Edizioni di Storia e Letteratura) e di
periodicità (da annuale a semestrale). E ciò nel ricordo dei grandi vichi-
sti del Novecento (da Badaloni a Garin, da Piovani al Monti)
137
con il
coraggio e l’elegante tenacia di saper innovare quella pratica di impe-
gno quotidiano, di piovaniano
lavoro in proprio
ma senza eslusivismi o
isolazionismi (e «in proprio» per poter diventare vichianamernte
comu-
ne
), nella convinzione – come ha scritto bene Fulvio Tessitore, parafra-
sando Croce recensore del gentiliano
Rosmini e Gioberti
– che «nella
vita della cultura le tradizioni non si spezzano ma si continuano»
138
.
F
ABRIZIO
L
OMONACO
136
Note su Vico. Storia, linguaggio, natura
, ivi, pp. 103-145.
137
Mi riferisco ai «Ricordi» rispettivamente scritti da C
ACCIATORE
e da T
ESSITORE
nel «Bollettino» del 2005, da me nel 2006, da P
LACELLA
(nel 2007) e da N
UZZO
nel
2008 e nel 2009.
138
F. T
ESSITORE
,
Per la terza serie
, ivi XXXVIII (2008) 1, p. 8.
I QUARANT’ANNI DEL «BOLLETTINO DEL CENTRO DI STUDI VICHIANI»
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