I
DALLO
SCIRE
AL
CONSCIRE
:
UN MODERNO ITINERARIO COGNITIVO
1. Il settimo capitolo del
De antiquissima
si rivela una mappa partico-
larmente illuminante per tracciare con pur provvisoria sicurezza il per-
corso cognitivo che Vico propone; percorso che, seppur modificato in
misura più o meno incisiva nel corso del tempo e della stesura di opere
successive e più mature, rappresenta per Vico stesso un punto di rife-
rimento concettuale piuttosto stabile. Capitolo che accompagna il let-
tore quasi alla conclusione del
Liber
, ricongiungendosi fortemente
all’
incipit
brusco e deciso che dava avvio all’opera con la definizione di
vero e fatto, di scienza e coscienza.
L’organizzazione della struttura teoretica del
De antiquissima
intor-
no al tema della verità è resa particolarmente pregnante dall’esito che i
temi qui messi a fuoco troveranno nelle opere di poco successive, per
esempio nel
De uno
. Il passaggio nevralgico – ed è cosa abbastanza nota
– avviene con l’avvicinamento del
verum
al
facere
e in seguito del
verum
al
conformari.
Questo spostamento avviene muovendosi sul piano del
conscire
, evitando così anche di intrappolare decisivamente il piano del
«vero» a quello del «fatto»
1
. Secondo la tradizione più acclarata, quel-
la crociana, la verità in Vico, di natura sempre dinamica e mai statica,
«è scienza, e non coscienza»
2
. Diremmo invece, alla fine, che si tratta di
un processo unitario.
1
Ormai documentato
topos
, come ricostruisce S. L
ANDUCCI
,
I filosofi e Dio,
Roma-
Bari, 2005, e si veda anche la recente sintesi di M. M
ARTIRANO
,
Vero-Fatto
, Napoli,
2007.
2
B. C
ROCE
,
La filosofia di Giambattista Vico,
Bari, 1980, p. 33.
1...,69,70,71,72,73,74,75,76,77,78 80,81,82,83,84,85,86,87,88,89,...196