Neppure serve tracciare programmi e progetti: essi sono iscritti nell’
essenza costitutiva – ed ormai confortata dalla lunga vita vissuta – del
nostro «Bollettino». Con ‘hostinato rigore’ li continueremo, sempre
attenti alle novità, ma, proprio perciò, altrettanto sempre scrupolosa-
mente fedeli alla conoscenza del nostro passato, solo su cui, come è
stato fino ad oggi, è dato ipotizzare e costruire il nuovo, il nuovo dei
progredenti studi su Vico, sempre più planetari, forse soprattutto, gra-
zie al continuo e tenace lavoro del nostro «Bollettino», riconosciuta
vetrina autorevole della critica vichiana. Anche qui è sufficiente osser-
vare – e non è vanteria presuntuosa – che le scelte del «Centro di studi
vichiani» e del suo «Bollettino» hanno trovato conferme, ormai conso-
lidate, rispetto a tentazioni effimere di mode culturali, cui mai, mai
abbiamo dato credito e spazio, sempre fiduciosi nella
pazienza della sto-
ria
e sempre convinti che
die Wissenschaft ist Beruf
.
Un solo elemento del nostro lavoro in questa occasione intendo sot-
tolineare ed è il ricorso alle nuove tecnologie che, negli ultimi anni, si è
fatto più deciso. A partire dal 2004 la nuova rivista elettronica dell’
‘Istituto’, il «Laboratorio dell ‘ISPF’» ha iniziato a pubblicare
on line
numerose opere vichiane – sia versioni elettroniche completamente
ricercabili di testi stabiliti dalle edizioni critiche, sia anastatiche digita-
li di edizioni originali – e ha contemporaneamente avviato la pubblica-
zione elettronica delle prime tre decadi del «Bollettino del Centro di
studi vichiani». A partire dal 2005 queste e altre anastatiche digitali
sono state pubblicate anche nella collana «Vico su
CD
-
ROM
», i cui sin-
goli numeri sono stati allegati agli ultimi fascicoli dello stesso
«Bollettino». Parallelamente il lavoro di trasformazione elettronica dei
risultati dell’ edizione critica si è fatto più denso, indirizzandosi non
soltanto alla pubblicazione
on line
dei testi ma anche ad un progetto di
edizione digitale, integrata con apparati, indici e strumenti di ricerca
sofisticati che è tuttora in corso. Per ultimo, pochi mesi fa, è stato vara-
to un sito web, il ‘Portale Vico’
(
) che ha raccol-
to tutte le pubblicazioni elettroniche di opere e materiali vichiani cura-
te dall’‘Istituto’ (in alcuni casi materiali unici, come le anastatiche di
originali rari o lo stesso testo dell’edizione critica), altre ne ha promos-
se (per esempio, la disponibilità
on line
degli aggiornamenti bibliogra-
fici), e vi ha affiancato una sistematica opera di ricognizione, selezione
e organizzazione delle altre risorse vichiane disseminate – e talora
disperse – in internet. Ne è venuta fuori quella che già oggi è la più
cospicua raccolta vichiana
web
esistente, in cui risultano articolatamen-
FULVIO TESSITORE
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