Un libro importante e molto recente su questi temi, presentato qui
lo scorso anno,
Vico. Storia, Linguaggio, Natura
di Vincenzo Vitiello
(2008), rispondeva a questo dilemma mettendo in luce l’appartenenza
del certo alla coscienza e definiva l’evidenza del
conscire
come una ope-
razione dello
scire
, offrendo a questo riguardo spunti di non poco rilie-
vo. Ma utilizzando soprattutto la lettura del
Diritto universale
, il lega-
me tra
conscientia
e
certum
è di molto distante dalla riflessione del
De
antiquissima
, mentre Vico nella
Scienza nuova
riprenderà tutti e due gli
strati del discorso teorico. Prima di tutto, che il
conscire
rappresenti
una modalità dello
scire
, «cioè del
verum noscere
in quanto
cum alio
verum nascere
»
3
. Perseguendo questa seducente strada interpretativa –
anche molto propensa a vedere opportunamente il
De antiquissima
come una vera e propria fase di transizione – il «vero» vichiano viene
lentamente sganciato dalla dimensione del fare cosciente, per immer-
gersi più spesso nella sua dimensione più oscura e inconscia, soprattut-
to all’interno della più matura teorizzazione della
Scienza nuova
. Se
questo è vero, lo è ad alcune condizioni.
2. Veniamo alle definizioni vichiane:
scire
è
rerum elementa componere
4
,
cioè
tenere genus seu formam, qua res fiat
;
conscire
equivale invece ad
avere coscienza
eorum, quorum genus, seu formam demonstrare non pos-
sumus
5
: la coscienza viene chiamata in questo caso a produrre testimo-
nianza quando, negli atti di vita pratica, non abbiamo prove certe.
Nel cap. LXIX del
De uno
, Vico fornisce di questi concetti una distesa
descrizione, all’interno del dibattito sulle pene, molto diversamente
concepita:
la parola «conscienza» è anch’essa voce di sapientissima origine, imperocché
scire
, sapere, è conoscere la verità, e
conscire
è participare con altri la co-
gnizione di essa. Laonde, quando la mente e l’animo, i quali amendue all’ele-
zione unitamente concorrono, vengono a conoscere il vero, l’animo fassi con-
MANUELA SANNA
80
3
V. V
ITIELLO
,
Vico. Storia, Linguaggio, Natura,
Roma, 2008, p. 25.
4
G. V
ICO
,
De antiquissima Italorum sapientia
[d’ora in poi
De ant.
], a cura di M.
Sanna, Roma, 2005, p. 16.
5
Ivi
,
p. 34.
1...,70,71,72,73,74,75,76,77,78,79 81,82,83,84,85,86,87,88,89,90,...196