NOTE SU
FILOSOFIA E POLITICA NEL PENSIERO ITALIANO
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autonomo, approfondito ricorso a Vico. Il capitolo II del
Saggio III
del-
la prima edizione confluiva nella nota finale del capitolo I del 1792
(
Sp2
, pp. 430-433), ma senza il brano conclusivo in cui l’autore della
Scienza nuova
veniva ricordato a proposito del «sistema feudale omeri-
co, di cui appena un torbido passagiero lampo vide il Vico e noi abbia-
mo alla piena luce ritratto» (
Sp1
, p. 13). Attraverso i simboli e le paro-
le chiave della
Scienza nuova
la generazione dei Pagano e dei Roma-
gnosi cercava ovviamente risposta ai propri problemi – coincidenti con
il complicato equilibrio fra togati e feudalità –, per ammodernare l’as-
setto politico-istituzionale del Regno e migliorare le condizioni econo-
miche e sociali di larghi strati della popolazione. E la stessa filosofia
dell’
ordine
diventava ricerca di equilibrio sociale per le modificazioni
dell’assetto proprietario causate dalla «crisi della ragione signorile» cui
hanno fatto riferimento le lucide e note analisi del Badaloni.
Da Pagano a Romagnosi, da Delfico a Cuoco, da Lomonaco a Salfi,
da Jannelli a Ferrari si tratta di spiare illuminismo e vichismo in loro
essenziali punti d’incontro, fatti, al tempo stesso, di contrasti e saldatu-
re, di interruzioni e continuità. Lontano dagli angusti e ormai anacro-
nistici schemi interpretativi della storiografia regionale, interessata ad
esaltare ‘glorie’ e ‘primati’ della tradizione in riduttiva chiave locale,
occorre riconoscere i toni e i contenuti delle riflessioni sull’origine della
nobiltà, del suo potere e della sua funzione anche nelle fonti più ine-
splorate, gazzette e giornali periodici del tempo. È, ad esempio, il caso
della «Scelta Miscellanea» (la rivista napoletana del circolo massonico
dei fratelli Di Gennaro, arricchita dagli scritti di Vico e Genovesi,
Filangieri, Pagano e Napoli-Signorelli), stimolata dalle discussioni
intorno alla
Scienza della Legislazione
e al costituzionalismo americano
che è lo sfondo internazionale da non smarrire quando è in gioco il
pensiero politico-filosofico italiano tra Settecento e Ottocento.
F
ABRIZIO
L
OMONACO
***
Gli Amici e Colleghi Laura Moscati e Fabrizio Lomonaco hanno
affrontato, con specifica competenza ed analitica attenzione, ciascuno
seguendo il proprio interesse, le linee portanti del libro di Carla De
Pascale. Seguirò un’altra strada, che, in questo momento, è piu familia-
re alle mie linee di ricerca e riflessione. Ossia cercherò di indicare la rile-